Attentato Kirk, ipotesi depistaggio, “2 persone differenti”, Tyler Robinson nega di essere il killer: “Non so perché mi hanno arrestato”

Inoltre, dopo l’assassinio dell’attivista conservatore, Tyler Robinson avrebbe seguito con attenzione gli sviluppi del caso commentandoli in tono sarcastico in una chat di gruppo su Discord con circa 20 conoscenti. Robinson avrebbe ironizzato freddamente sulla propria somiglianza con il sospetto immortalato dalle telecamere

L’assassinio di Charlie Kirk, figura centrale del movimento conservatore americano, continua a sollevare interrogativi e alimentare teorie contrastanti. A pochi giorni dall’arresto di Tyler Robinson, il 22enne accusato dell’omicidio, emergono nuovi elementi che alimentano l’ipotesi di un possibile depistaggio.

Durante l’interrogatorio preliminare, Robinson avrebbe dichiarato agli inquirenti: "Non so perché mi hanno arrestato. Io non ho sparato a nessuno", negando qualsiasi coinvolgimento diretto nella sparatoria che ha ucciso Kirk mercoledì scorso durante un evento all’aperto alla Utah Valley University.

Fonti investigative e il governatore dello Utah, Spencer Cox, hanno confermato che il sospettato "non sta collaborando" con le autorità. Ma c’è chi, anche all’interno delle forze dell’ordine, inizia a ipotizzare che Robinson potrebbe non essere l’unico coinvolto — o addirittura non essere l’esecutore materiale.

Attentato Kirk, ipotesi depistaggio, “2 persone differenti”, Tyler Robinson nega di essere il killer: “Non so perché mi hanno arrestato”

Tra le teorie attualmente al vaglio degli investigatori — alcune trapelate da ambienti vicini all’intelligence — vi sarebbero tre piste principali:

Lupo solitario (Tyler Robinson): la pista ufficiale, secondo cui Robinson avrebbe agito da solo, mosso da motivazioni personali e politiche. Una tesi sostenuta dai primi verbali d’arresto, in cui si fa riferimento a "odio personale" verso Kirk, confermato da conoscenti e familiari.

Cecchino esterno: un’ipotesi più inquietante circolata nelle ultime ore, secondo cui l’attacco potrebbe essere stato eseguito da un cecchino professionista, forse legato a reti di intelligence straniere, tra cui è stato fatto anche il nome del Mossad. Si tratta di una teoria al momento non corroborata da prove ufficiali, ma rimbalzata sui social.

Pistola-telefono: secondo alcune indiscrezioni investigative, Kirk sarebbe stato colpito con un’arma non convenzionale, camuffata da oggetto di uso comune — tra cui una pistola dissimulata da telefono, simile alla "cellphone pistol" creata dalla Ideal Conceal nel 2017. Tale ipotesi sarebbe legata alla natura ravvicinata e precisa del colpo mortale, che non avrebbe allertato immediatamente la sicurezza.

A complicare ulteriormente il quadro, è emersa online una comparazione fotografica che mostrerebbe due soggetti — entrambi indicati come Tyler Robinson — con tratti fisici apparentemente differenti. Il confronto, che ha già alimentato il sospetto di identità scambiata o persona usata come capro espiatorio, è stato rilanciato da diversi utenti sui social network.

Al momento, le autorità non hanno confermato l’autenticità delle immagini né si sono espresse sulla possibilità che ci siano state manipolazioni digitali o errori d’identificazione.

Il governatore Cox, in un appello alla calma, ha invitato sia destra che sinistra a non speculare sull'accaduto: "Non ho davvero nulla a che fare con questa battaglia ideologica. Se si trattasse di un radicale MAGA direi la stessa cosa. Ora bisogna cercare la verità", ha dichiarato.

Lo stesso Cox ha rivelato che il partner transgender di Robinson è risultato collaborativo e ha dichiarato di non sapere nulla delle intenzioni dell’arrestato.

Dopo l’assassinio dell’attivista conservatore, Tyler Robinson avrebbe seguito con attenzione gli sviluppi del caso commentandoli in tono sarcastico in una chat di gruppo su Discord con circa 20 conoscenti. Secondo quanto riportato dal New York Times, Robinson avrebbe ironizzato freddamente sulla propria somiglianza con il sospetto immortalato dalle telecamere, arrivando perfino a ipotizzare che Kirk avesse inscenato la propria morte per uscire dalla politica.

Le conversazioni, rese pubbliche da un ex compagno di scuola — rimasto anonimo per timore di ritorsioni — mostrano uno scambio di messaggi tra Robinson e altri 4 utenti nei giorni successivi alla sparatoria. Nessuno di loro si è mostrato preoccupato della vicenda, anzi talvolta il tono era perfino sarcastico. Il contatto ha spiegato di aver mantenuto legami digitali con Robinson, pur non vedendolo di persona da anni.

Il giorno dopo la sparatoria, quando l'FBI ha diffuso le immagini del sospettato, uno dei membri del gruppo ha menzionato l’username di Robinson su Discord e allegato le foto scrivendo semplicemente "wya?" ("Where you at?", dove sei?), accompagnato da un’emoji a forma di teschio. Robinson ha risposto nel giro di un minuto, circostanza ambigua dato che sarebbe stato in fuga, scherzando: "È il mio sosia, vuole mettermi nei guai."

Quando un altro utente ha scritto in tono provocatorio "Tyler ha ucciso Charlie!!!!", Robinson ha continuato a mantenere la linea ironica. A chi suggeriva sarcasticamente di denunciarlo all’FBI per incassare la taglia da 100mila dollari, Robinson ha replicato: "Solo se mi date una parte."

Altri messaggi mostrano un Robinson apparentemente consapevole della gravità della situazione, ma ancora intento a scherzare. Dopo un commento su un noto arresto avvenuto in un McDonald's, ha risposto: "Qualunque cosa tu faccia, non andare da un McDonald's a breve." E ha aggiunto: "Meglio anche liberarmi di questo manifesto e della copia esatta del fucile che ho qui in giro."

Quando qualcuno nel gruppo ha ipotizzato che l’omicidio avrebbe potuto scatenare l’intervento della Guardia Nazionale, Robinson ha replicato con tono beffardo: "In uno Stato rosso??? Nah, chiaramente il killer era della California."

Robinson ha anche fatto riferimento alle prime indiscrezioni investigative sul ritrovamento di munizioni incise con messaggi di ispirazione antifascista e riferimenti all’identità transgender: "Ho sentito che sulle munizioni c'era roba trans, ma non hanno mostrato foto o citazioni, e non era una dichiarazione ufficiale dell’FBI, solo un tizio della stampa."

Infine, una delle battute più macabre: "In realtà io sono Charlie Kirk. Volevo lasciare la politica, così ho inscenato la mia morte. Ora posso vivere la mia vita da sogno in Kansas."