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Usa, amministrazione Trump sospende a cittadini palestinesi l'emissione di quasi tutti i visti, "inclusi quelli per studio, visite a parenti e amici, cure mediche"

La misura prevede una sospensione radicale delle approvazioni della maggior parte dei visti concessi ai visitatori

01 Settembre 2025

Usa, amministrazione Trump sospende a cittadini palestinesi l'emissione di  quasi tutti i visti, "inclusi quelli per studio, visite a parenti e amici, cure mediche"

Donald Trump

Il Dipartimento di Stato degli Usa ha deciso di sospendere "temporaneamente" la maggior parte dei visti ai visitatori palestinesi. Si tratta dell'ennesima stretta, nel giro di appena poche settimane, attuata dall'amministrazione Trump con l'obiettivo di attenzionare gli ingressi nel territorio statunitense e di aumentare i controlli per la sicurezza. La decisione rappresenterebbe, a quanto emerge, una drastica estensione del blocco imposto all'inizio di agosto contro i Palestinesi desiderosi di entrare negli Usa con visti turistici.

Usa, amministrazione Trump sospende a cittadini palestinesi l'emissione di quasi tutti i visti per "studio, cure mediche, visite e business"

La direttiva, illustrata in un cablogramma del 18 agosto scorso inviato dalla sede centrale del Dipartimento a tutte le ambasciate e i consolati statunitensi, prevede la sospensione temporanea delle approvazioni di quasi tutti i tipi di visti per chiunque possieda un passaporto palestinese. La misura - che sembrerebbe non applicarsi ai palestinesi con doppia cittadinanza né a chi ha già il visto - impedirebbe ai cittadini della Cisgiordania e della diaspora in corsa dalla Striscia di Gaza di entrare negli Usa con visti non-immigranti. Permessi negati che riguarderebbero cure medichestudi universitarivisite ad amici o parentiviaggi d'affari.

Usa, Trump e la stretta sui visti ai palestinesi: le misure precedenti

Misure governative che si sommano ad alcuni provvedimenti più recenti sempre diretti ai palestinesi. In quella più recente, del 29 agosto scorso, il Segretario di Stato Marco Rubio aveva annunciato la revoca di visti direttamente ai membri dell'Organizzazione per la liberazione della Palestina e a quelli dell'Autorità nazionale palestinese a fronte dell'Assemblea Generale dell'Onu prevista a New York. A giustificazione della manovra, Rubio aveva comunicato di ritenere l'Olp e l'Anp "responsabili per il mancato rispetto dei loro impegni e per aver minato le prospettive di pace". Dunque, proseguiva la nota del dipartimento di Stato, "Prima che l'Olp e l'Autorità Palestinese possano essere considerate partner per la pace, devono ripudiare sistematicamente il terrorismo, incluso il massacro del 7 ottobre". E - proseguiva la nota - "porre fine ai tentativi di aggirare i negoziati attraverso campagne internazionali, inclusi appelli alla Cpi [Corte Penale Internazionale, ndr] e sforzi per ottenere il riconoscimento unilaterale di un ipotetico Stato palestinese". Sempre nell'ottica di una "regolamentazione palestinese", lo scorso 18 agosto, su suggerimento di Laura Loomer, il Dipartimento di Stato aveva annunciato la sospensione di tutti i visti medici temporanei (di tipo B-2) per chi proviene dalla Striscia.

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