Gaza, Trump: "Non penso che sia genocidio", Onu: "Dal 19 maggio solo il 10% degli aiuti è giunto ai civili, il resto è stato saccheggiato bande armate"
Israele chiede al Consiglio Sicurezza ONU una riunione straordinaria per discutere dei 50 ostaggi nelle mani di Hamas, intanto l'Australia dona altri 20mln di dollari alle organizzazioni umanitarie nella Striscia
Gaza, Trump nega l'esistenza di prove a sostegno del genocidio in corso: "Non credo vi sia e comunque lì c'è una guerra"
Non si arrestano i bombardamenti dell'IdF sulla Striscia di Gaza dove, nella sola giornata di ieri 3 agosto 2025, sono state uccise almeno 92 persone, di cui 56 alla ricerca di aiuti. Ma per Trump, intervistato dai reporter, non ci sarebbero prove a sostegno di un genocidio. "Non credo - ha detto il tycoon ai microfoni dei giornalisti che gli hanno chiesto se avesse visto prove dello sterminio in corso -. Non credo e guardate che lì c'è una guerra". E riferendosi all'attacco militare di Hamas di due anni fa ha aggiunto: "Sono successe cose orribili il 7 ottobre. È stata una cosa terribile, una delle peggiori che abbia mai visto".
L'Onu: "Dal 19 maggio solo il 10% degli aiuti è giunto ai civili. Il resto è stato intercettato"
Intanto però i dati Onu mostrano dati ben diversi. Secondo le stime registrate dal Monitoring & Tracking Dashboard UN2720 – il sistema di tracciamento dei camion di aiuti che entrano a Gaza – tra il 19 maggio e il 2 agosto le tonnellate complessive di aiuti umanitari scaricate sono state circa 40.000, ma di queste solo il 10% (4.111 tonnellate) è arrivato ai civili. Il resto del carico è stato "intercettato" cioè dirottato "dentro Gaza sia pacificamente da parte di persone affamate che con la forza da parte di attori armati". Da diversi mesi, nella Striscia operano bande armate che sarebbero pagate da Israele. Sono diverse le accuse contro tali gruppi. Mentre Israele continua ad affermare che gli aiuti sarebbero rubati da Hamas, diverse organizzazioni affermano che a saccheggiare gli aiuti sarebbero proprio queste bande, su ordine di Israele. Inoltre cresce ogni giorno il numero dei civili uccisi nei pressi dei centri di distribuzione degli aiuti umanitari della GHF (Gaza Humanitarian Foundation), unica società autorizzata da Israele a distribuire aiuti e gestita dalla BCG (Boston Consulting Group) che si occupa anche del piano Aurora per la deportazione dei palestinesi fuori dalla Striscia di Gaza.
I dati Onu parlano chiaro: 40.012 tonnellate di aiuti; 27.434 tonnellate sono giunte a destinazione, mentre 23.353 tonnellate sono state oggetto di furti e saccheggi. 4.111 tonnellate invece sono arrivate ai civili.
L'Australia donerà altri 20 mln di dollari a sostegno della Striscia. Convocato per domani il Consiglio di Sicurezza Onu
Il sostegno internazionale di fronte alla crisi umanitaria in corso nella Striscia resta un'urgenza a cui l'Australia ha deciso di rispondere con la donazione di altri 20 milioni di dollari australiani (equivalenti a 11,2 milioni di euro) alle organizzazioni umanitarie. Ad annunciarlo oggi, 4 Agosto, è stato il governo australiano che – comunica il ministero degli Esteri – dall'inizio del conflitto israelo-palestinese ha già donato 130 milioni di dollari. "L'Australia si è sempre unita all'appello internazionale che chiede a Israele di consentire la piena e immediata ripresa degli aiuti a Gaza, in linea con gli ordini vincolanti della Corte internazionale di Giustizia - ha spiegato Penny Wong, ministra degli Esteri -. Sofferenze e fame dei civili a Gaza devono finire".
Sull'altro fronte però, Israele sostiene la linea dura e la necessità di liberare gli ostaggi con una decisa vittoria militare a Gaza. È quanto emerge da alcuni media israeliani secondo cui il primo ministro Benjamin Netanyahu sta "spingendo per la liberazione degli ostaggi attraverso una decisiva vittoria militare, in coincidenza con l'ingresso di aiuti umanitari in aree al di fuori della zona di combattimento e, per quanto possibile, al di fuori del controllo di Hamas". Intanto la diffusione da parte di Hamas di alcuni video che inquadrano i due ostaggi israeliani Evyatar David e Rom Braslavski denutriti e indeboliti ha riacceso il faro sull'urgenza degli accordi diplomatici. Per domani, martedì 5 agosto, su richiesta di Israele, è prevista la riunione straordinaria del Consiglio di Sicurezza Onu per deliberare sulla situazione degli ostaggi a Gaza. Ad annunciarlo è stato Danny Danon, ambasciatore israeliano alle Nazioni Unite.