"Gaza Riviera", progetto di pulizia etnica alla Knesset: 850mila appartamenti, hotel di lusso e campus; palestinesi deportati in Africa
Due nuove città, hotel, campus e spiagge. Il progetto appoggiato da Smotrich punta all'invasione della Striscia da parte di Israele e alla completa pulizia etnica dei palestinesi con deportazione
Il progetto "Gaza Riviera" si dichiara sempre più apertamente mirato alla pulizia etnica. È stato infatti presentato alla Knesset nella sua versione più definitiva, che prevede circa 850mila appartamenti, hotel di lusso e campus universitari in tutta la Striscia. I palestinesi, secondo questo piano, sarebbero deportati in Africa, come da piano "Aurora".
"Gaza Riviera", progetto di pulizia etnica alla Knesset: 850mila appartamenti, hotel di lusso e campus; palestinesi deportati in Africa
Presentato di recente alla Knesset in una conferenza intitolata “Dalla visione alla realtà”, il progetto “Gaza Riviera” prevede la costruzione di due nuove città costiere, a nord e a sud della Striscia, per un totale di 850.000 unità abitative, capaci di ospitare oltre un milione di persone. Spiagge attrezzate, hotel di lusso, un campus universitario e un distretto tecnologico completano la visione. Ma con una condizione esplicita: nessun palestinese potrà restare.
Parallelamente emerge il piano “Aurora”, sviluppato dalla Boston Consulting Group (BCG) in collaborazione con think‑tank israeliani, come aggiornamento di un progetto del 2017 dell'Institute for Zionist Strategies. Il piano prevede la deportazione forzata di 2,2 milioni di palestinesi verso Rafah, poi verso altri Paesi africani, Egitto in primis, accompagnata da incentivi economici (9.000 $ in bitcoin a persona, ma solamente per i primi 500mila palestinesi) e dal controllo concentrato in una “città umanitaria” militarizzata. Critici lo condannano come crimine contro l’umanità, compatibile con una strategia di pulizia etnica.
Questi schemi si inscrivono nella più ampia ideologia del “Greater Israel”, sostenuta da esponenti dell’estrema destra come Smotrich, secondo cui Israele ha il diritto – e l’obbligo – di estendersi oltre i confini attuali, inglobando territori palestinesi e oltre, fino alla Giordania e alla Siria.
Si tratta di una triangolazione di strategie: colonizzazione dei territori ("Gaza Riviera"), deportazione della popolazione ("Aurora"), ed espansione territoriale e ideologia ("Greater Israel").
Il quadro è chiaro: Gaza è al centro di un piano di colonizzazione sistematica che punta a cancellare la presenza palestinese. Tra finte ricostruzioni umanitarie e discorsi ideologici, si profila un futuro in cui il diritto dei palestinesi alla terra, all’autodeterminazione e alla dignità è praticamente azzerato.