Gaza, lettera aperta ad amministrazione Trump da parte di 21 senatori dem: "Basta finanziare GHF, trappola mortale comandata da mercenari"

21 senatori, capitanati da Chris Van Holen, chiedono a Rubio di fermare i fondi USA al GHF: “Serve tornare all’ONU, GHF è una trappola letale per i civili affamati di Gaza”

La situazione attuale a Gaza continua a suscitare reazioni importanti nello scenario internazionale. Nella serata di domenica 27 luglio, è giunta all'amministrazione Trump una lettera aperta firmata da 21 senatori democratici, capitanati dall'avvocato Chris Van Holen. L'oggetto è la GHF, il discusso sistema di aiuti umanitari vigente ora nella Striscia: "Basta finanziarla, è una trappola mortale comandata da mercenari".

Gaza, lettera aperta ad amministrazione Trump da parte di 21 senatori dem: "Basta finanziare GHF, trappola mortale comandata da mercenari"

Un gruppo di 21 senatori democratici ha inviato una lettera al Segretario di Stato Marco Rubio, chiedendo l’immediata cessazione del finanziamento statunitense alla Gaza Humanitarian Foundation (GHF), fondazione privata sostenuta da Israele e dagli stessi Usa per la distribuzione degli aiuti alimentari nella Striscia di Gaza. Uno scopo che è solo la punta dell'iceberg: un'associazione monopolistica che evita di distribuire cibo e generi di prima necessità ai civili palestinesi, lasciandoli morire di fame e di stenti, per aprire la strada alla loro deportazione.

I senatori, guidati da Chris Van Hollen del Maryland, definiscono la GHF una “trappola mortale” e sollevano gravi preoccupazioni etiche e legali sull’utilizzo di fondi pubblici americani per sostenere un sistema che ha portato alla morte di oltre 766 civili, secondo i dati dell’Ufficio Onu per i diritti umani.

"I contribuenti americani non dovrebbero finanziare un’organizzazione privata protetta da mercenari e dall’IDF, che si è trasformata in una trappola per affamati", ha detto Van Hollen.

La lettera chiede conto di una procedura “accelerata” con cui l’amministrazione Trump ha promesso 30 milioni di dollari alla GHF, aggirando audit previsti per le nuove organizzazioni finanziate da USAID. I senatori vogliono l’intera documentazione e chiarimenti sulle deroghe applicate.

Al centro della critica, anche la decisione di sostituire le agenzie dell’Onu, che da decenni operano a Gaza, con una fondazione accusata di operare in aree militarizzate e di rendere impossibile l’accesso agli aiuti per le persone più deboli.

Philippe Lazzarini, commissario dell’UNRWA, ha definito la GHF “un’aberrazione che causa più morti che salvezza”. Mentre l’IDF annuncia airdrop di aiuti, l’Onu denuncia che gli stessi pacchi cadono su civili e mancano di efficacia. Anche UNICEF ha dichiarato che finirà le scorte di alimenti terapeutici entro metà agosto.

La richiesta dei senatori è, in ultima istanza, quella di ripristinare il coordinamento umanitario delle Nazioni Unite, con “maggiore sorveglianza, ma senza armare la carità.”