Ucraina, Putin assente da colloqui in Turchia, presenti Medinskiy e Galuzin, Zelensky: “Usa e Ue sanzionino Cremlino”, lo zar: “Idioti, a vostro discapito”

Ad Istanbul si terranno domani i colloqui tra Ucraina e Russia, ma senza la presenza del presidente russo Putin. Al suo posto ci sarà una delegazione guidata dall'aiutante di Putin Vladimir Medinskiy e dal vice ministro degli Esteri Mikhail Galuzin. Zelensky attacca il leader del Cremlino chiedendo che “Ue e Usa usino il pacchetto di sanzioni più forti di sempre”, lo zar risponde: “Idioti, tutto a vostro discapito”.

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Dopo aver appreso l'assenza di Putin dai colloqui ad Istanbul, il presidente ucraino Zelensky attacca la Russia: "Putin non vuole la fine della guerra, non vuole il cessate il fuoco, non vuole alcun tipo di negoziato", poi aggiunge: "Abbiamo dimostrato di essere assolutamente costruttivi, chiarendo che vogliamo la fine della guerra. Nel frattempo la Russia continua a dimostrare il contrario con ogni mossa".

Per Zelensky, il forfait definitivo di Putin sarebbe "l'ultimo segnale del fatto che non sono pronti a porre fine al conflitto". Di qui, l’appello diretto agli Stati Uniti e agli alleati occidentali affinché, in caso di assenza del presidente russo, vengano imposte sanzioni più dure. "Se Putin diserterà i colloqui in Turchia, ci dovrà essere il pacchetto più forte di sanzioni mai varato" contro Mosca, ha dichiarato Zelensky, parlando di un’azione punitiva che non sarebbe più legata all’aggressione o all’occupazione dell’Ucraina, ma alla "mancanza di volontà di cessare il fuoco".

"Mi aspetto almeno un pacchetto forte di sanzioni da parte degli Stati Uniti, sanzioni contro la Russia. Queste non saranno più sanzioni per l'aggressione o l'occupazione. Ci sono già stati abbastanza compromessi. Dovrebbero essere invece sanzioni per la mancanza di volontà di cessare il fuoco. Deve essere il pacchetto di sanzioni più forte di sempre", ha aggiunto.

Zelensky ha anche sottolineato come l’Ucraina abbia accettato tutte le proposte giunte da più fronti, sia pubblicamente che dietro le quinte. "Abbiamo preso in considerazione sia le iniziative dichiarate pubblicamente che quelle dietro le quinte", ha affermato, indicando una disponibilità al dialogo che, però, finora non sembra trovare un corrispettivo a Mosca.

Nel frattempo, è previsto un incontro tra Zelensky e il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, che si terrà ad Ankara tra oggi e domani. "Abbiamo concordato con il presidente Erdogan che lo incontrerò nella capitale turca", ha dichiarato il capo di Stato ucraino, precisando che l’incontro avverrà "il 14 o 15 maggio", a ridosso dell’avvio dei negoziati.

In un clima già teso, lo ‘zar’ russo ha risposto alla "minaccia" di Zelensky. Putin ha accusato l’Occidente di voler colpire l’economia russa a costo di trascinare le principali economie mondiali verso la recessione. "Le principali economie mondiali stanno scivolando in recessione solo per farci del male. È come se comprassi un biglietto e poi non lo usassi per fare dispetto al controllore. Sono idioti", ha dichiarato durante un incontro con imprenditori russi.

Anche il presidente degli Stati Uniti Donald Trump non sarà presente a Istanbul. Washington ha scelto di inviare il segretario di Stato Marco Rubio, accompagnato dagli inviati speciali Steven Witkoff e Keith Kellogg, per rappresentare gli interessi americani ai tavoli negoziali.