Martedì, 21 Ottobre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Usa, ICE respinge rilascio temporaneo per Mahmoud Khalil, volto delle proteste pro-Gaza della Columbia, attivista perde nascita del figlio

La moglie di Khalil, Noor Abdall, ha commentato: "L'amministrazione ha rubato momenti preziosi alla nostra famiglia nel tentativo di mettere a tacere il sostegno di Mahmoud alla libertà dei palestinesi"

22 Aprile 2025

Usa, ICE respinge rilascio temporaneo per Mahmoud Khalil, volto delle proteste pro-Gaza della Columbia, attivista perde nascita del figlio

Fonte: X@EYakoby

L'attivista pro-Gaza Mahmoud Khalil non ha potuto assistere alla nascita di suo figlio a seguito del respingimento da parte delle autorità federali dell'immigrazione della richiesta di rilascio temporaneo, a cui lui avrebbe acconsentito a "qualsiasi combinazione di condizioni". Khalil, studente della Columbia, è stato arrestato lo scorso 8 marzo a New York ed è detenuto attualmente in una struttura della Louisiana da un mese per aver guidato le proteste pro-Gaza dell'ateneo. Sebbene detentore di green card, su di lui pende anche il rischio di deportazione in Siria, dove è nato, o in Algeria, paese di cui è cittadino, con l'accusa di essere una minaccia per la politica estera degli Stati Uniti. Il provvedimento rientra all'interno delle accuse di "antisemitismo" e delle misure coercitive dell'amministrazione Trump nei confronti dei sostenitori della causa palestinese.

Usa, respinta richiesta di rilascio temporaneo per Mahmoud Khalil, volto delle proteste pro-Gaza della Columbia, l'attivista perde nascita del figlio

L'attivista volto e guida delle proteste pro-Gaza alla Columbia Mahmoud Khalil non ha potuto assistere alla nascita del figlio avuto assieme a sua moglie, la dottoressa statunitense Noor Abdall. La compagna di Khalil era entrata in travaglio domenica scorsa, otto ore prima del previsto e gli avvocati di Khalil, detenuto da un mese in una struttura della Louisiana, hanno cercato di permettergli di assistere alla nascita del figlio, avvenuta lunedì. I legali dell'attivista hanno inviato una mail all'Agenzia statunitense per l'immigrazione e le dogane (ICE) chiedendo il rilascio temporaneo di Khalil, il quale avrebbe accettato "qualsiasi combinazione di condizioni, compreso l'uso di una cavigliera per tutta la sua durata", la richiesta è stata respinta dalle autorità statunitensi. A firmare il rifiuto Melissa B. Harper, direttrice dell'ufficio Ice di New Orleans. 

La moglie di KhalilNoor Abdall, ha commentato i fatti dichiarando che la decisione dell'ICE è stata "intenzionale" e volta a "far soffrire me, Mahmoud e nostro figlio". Abdall ha poi continuato: "Mio figlio e io non dovremmo affrontare i suoi primi giorni sulla terra senza Mahmoud. L'ICE e l'amministrazione Trump hanno rubato questi momenti preziosi alla nostra famiglia nel tentativo di mettere a tacere il sostegno di Mahmoud alla libertà dei palestinesi". Al momento la situazione di Mahmoud Khalil è precaria: seppur regolare detentore di green card, su di lui pende il rischio di deportazione in Siria, paese dove è nato, o in Algeria, di cui è cittadino. L'accusa contro di lui è di essere una "minaccia per la politica estera degli Stati Uniti" per aver partecipato e guidato le proteste pro-Gaza dell'Università Columbia.

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti

x