Meloni da Trump, oggi l’incontro alla Casa Bianca, i consiglieri del tycoon: “Dazi giù se comprate più gnl e armi” - confermate le anticipazioni del GdI

È il giorno più atteso, quello dell'incontro tra Meloni e Trump alla Casa Bianca. La premier si trova già a Washington dove quest'oggi parlerà col tycoon di diversi temi: dazi, spese militari da portare al 2%, gas liquefatto, rapporti industriali, quelli con la Cina e l'Ucraina. Secondo un retroscena del Giornale d'Italia, Trump sarebbe pronto a rinunciare ai dazi per l'Italia se il nostro Paese acquistasse più gnl e armi da Washington. Un retroscena che trova conferma nelle parole dei consiglieri del tycoon, che asseriscono proprio questo.

Meloni da Trump, i consiglieri del tycoon: “Dazi giù se comprate più gnl e armi” - confermate le anticipazioni del GdI

La via con cui l'Italia si potrebbe "salvare" dai dazi è quella di acquistare più gnl e armi dagli Usa. Trump ha infatti sospeso le tariffe al 25% che aveva imposto all'Unione europea. Tuttavia, si tratta di una sospensione temporanea di 90 giorni, arco di tempo in cui si dovranno portare avanti negoziazioni affinché lo stop diventi definitivo. Il tycoon ha già dichiarato di voler trattare con l'Unione europea e non con i singoli Stati. E l'incontro con la premier potrebbe aprire le strade anche a questo.

Meloni e von der Leyen si sono sentite prima del volo per Washington. Non c'è dubbio che a Bruxelles si guardi a questo viaggio con interesse, considerando che non sono molti i spiragli per arrivare a parlare con il tycoon. Sempre secondo un retroscena della nostra testata, per l'Europa sarebbe pronta una "Free Trade Zone" condizionata. La condizione è che gli Usa diventino il partner privilegiato sul commercio rispetto alla Cina, ed anche il fornitore primario di gas. Un'ipotesi che cancellerebbe eventuali tariffe all'Unione europea.

Stati Uniti acquistano gas naturale liquefatto (Gnl) dalla Russia attraverso l'India e lo rivendono all'Europa a prezzo maggiorato - RETROSCENA

Secondo fonti del deep state l'Italia comprerebbe dagli USA il gas russo acquistato in India (primo esportatore al mondo di gas naturale, petrolio e prodotti derivati verso l’Europa), anche se non ne possiede, e l'export di carburanti verso il Vecchio continente è salito del 266%

Sul fronte del Gnl, Bruxelles si è detta pronta a rafforzare la diversificazione delle fonti energetiche dopo il progressivo distacco dal gas russo, e ha sottolineato che "gli Stati Uniti sono assolutamente una delle opzioni possibili".