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Corea del Sud, Corte Suprema conferma l'impeachment e destituisce Yoon Suk-yeol, il suo partito: "Deplorevole ma lo accettiamo"

Il presidente "ha violato la Costituzione", ora nuove elezioni entro 60 giorni

04 Aprile 2025

Corea del Sud, presidente Yoon assente all'interrogatorio su legge marziale, arrestato capo di Stato maggiore esercito per insurrezione

Il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol è stato destituito. La Corte Suprema ha confermato l'impeachment per il presidente, riferendo che l'emanazione della legge marziale dello scorso dicembre è stata una violazione della Costituzione; secondo la sentenza il presidente avrebbe "continuato a emettere atti che hanno violato la Costituzione e la legge". Ora si apre la strada a nuove elezioni, da tenersi entro 60 giorni.

Corea del Sud, Corte Suprema conferma l'impeachment e destituisce Yoon Suk-yeol, il suo partito: "Deplorevole ma lo accettiamo"

"Con la presente pronunciamo la seguente sentenza, con l'accordo unanime di tutti i giudici: destituiamo il convenuto presidente Yoon. Non si è limitato a dichiarare la legge marziale, ma ha continuato a commettere atti che hanno violato la Costituzione e la legge, tra cui la mobilitazione delle forze militari e di polizia per ostacolare l'esercizio dell'autorità dell'Assemblea nazionale", così recita la sentenza letta dal giudice capo Moon Hyung-bae. Il presidente Yoon Suk-yeol aveva dichiarato la legge marziale nella notte tra il 3 e il 4 dicembre, dopo essere stato sospeso da una mozione dell'Assemblea nazionale, per "respingere le forze comuniste nordcoreane ed eliminare gli elementi ostili allo Stato"; il 64enne ha sempre difeso il suo provvedimento. Yoon Suk-yeol è il primo presidente sudcoreano ad essere stato arrestato e detenuto.

Il presidente destituito ha accettato la sentenza, dichiarando: "Sono veramente dispiaciuto e addolorato per non essere stato all'altezza delle vostre aspettative". Anche il partito dell'ex presidente si è scusato con il popolo della Corea del Sud, accettando il provvedimento: "È deplorevole, ma il People's Power Party accetta solennemente e rispetta umilmente la decisione della Corte costituzionale. Ci scusiamo sinceramente con il popolo". Ora si dovranno tenere nuove elezioni presidenziali entro 60 giorni; il favorito sembra essere il leader dell'opposizione Lee Jae-myung, che ha accolto la sentenza favorevolmente, affermando che Yoon "ha distrutto la Costituzione e minacciato il popolo e la democrazia".

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