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Joe Biden concede la grazia preventiva a Anthony Fauci: il più grande crimine della Storia recente resterà impunito

Con una decisione rivoltante, indegna di una Nazione civilizzata, Joe Biden - che già ha concesso la grazia a suo figlio Hunter - concede il "Preemptive pardon" a Anthony Fauci

20 Gennaio 2025

Joe Biden concede la grazia preventiva a Anthony Fauci: il più grande crimine della Storia recente resterà impunito

Biden e Fauci, fonte: Facebook, @OutKick

 A poche ore dalla fine della propria presidenza, Joe Biden ha graziato preventivamente Anthony Fauci. Grazie a questo “preemptive pardon”, il più grande crimine della storia recente resterà impunito.

Biden ha giustificato la grazia preventiva sostenendo che serva ad evitare potenziali vendette (“potential revenge”). L’affermazione è di una gravità inaudita: come può una condanna eventualmente pronunziata al termine di un regolare processo essere chiamata una vendetta? Davvero, anche negli Stati Uniti, la fiducia nell’imparzialità dei giudici è tanto scesa di livello?

Della sorte individuale di Anthony Fauci non mi importa assolutamente nulla. Se c’è una cosa che ho imparato in 30 anni di frequentazione delle aule di giustizia è che, più spesso di quanto si pensi, i criminali la fanno franca. Chi ancora sia dell’idea che esista una giustizia umana (o peggio ancora una giustizia divina) dovrebbe semplicemente alzare la testa e guardarsi intorno, magari facendo una visita in un reparto di oncologia infantile. Invece, lo scemo del villaggio, oggi divenuto globale, continua a fare post sostenendo che il male fatto si ritorce contro il suo autore, dimenticandosi che a volte quello stesso male ha effetti definitivi e non reversibili su altri esseri umani. Così è stato nel caso del COVID-19. È bene non dimenticarlo mai. Sono stati commessi i crimini e ci sono state vittime. Nessuna grazia preventiva potrà cancellare la verità storica che, dalla pagina online di questo quotidiano, non ci siamo stancati di testimoniare dal primo all’ultimo giorno. Questo è ciò che ho scritto a suo tempo per mia figlia, a futura memoria

PER IL TUO GIORNO DELLA MEMORIA

Milena, stai per compiere sei anni. Sei anni, tanti che non basta più una mano a contarli… Io ne ho quasi sessanta: hai un papà un po’ vecchio!

Le nostre vite si sono incontrate per un breve tratto. C’è stato un prima, per me, ci sarà un dopo, per te. Penso a quel dopo, soltanto tuo, con un’immensa nostalgia: “I sentimenti più dolorosi e le emozioni più pungenti sono quelli assurdi: l’ansia di cose impossibili, proprio perché sono impossibili, la nostalgia di ciò che non c’è mai stato, il desiderio di ciò che potrebbe essere stato, la pena di non essere un altro, l’insoddisfazione per l’esistenza del mondo” (Fernando Pessoa). Non sarò al tuo fianco quando ricorderai, quando mi ricorderai. Alzo gli occhi: il lago, sempre uguale, è appena increspato dalla tramontana. Il lago d’inverno. Il giardino in ombra. Le camelie sasanqua fiortite. L’umidità che attraversa i vestiti e ti gela le ossa. Il telone verde sulla piscina. Il paese tranquillo, senza turisti. I camini accesi. La polenta nel paiolo di rame. Gli svassi solitari che s’immergono davanti a casa. Le coppie di cigni. Le famiglie di smerghi e di anatre. Le luci sull’altra sponda, che si accendono presto. Il silenzio delle notti, rotto soltanto dal passaggio lontano dei treni merci. Le nubi basse quando nevica, l’altra sponda che s’intravede appena, sconosciuta, diversa. Non per me, che qui sono cresciuto e conosco ogni sasso oltre la nebbia. We-go col cappottino, che mi segue mentre cammino sulla spiaggia. La vita umana, Milena: un mistero, la nostra dimensione, l’unica occasione. Una luce che si accende tra due parentesi, nell’eternità del buio. Forse, dovremmo lasciarci andare, seguendo il suo corso, senza farci domande su ciò che poteva essere. Ma non è stato. Smettere di pensare, abbandonarsi a “questa allegria umile e umana di esistere come un animale in maniche di camicia” (Fernando Pessoa).

Questi sono i miei ricordi, Milena. Diversi da quelli di tutti gli altri esseri viventi che hanno popolato e che popoleranno il pianeta terra. Diversi dai tuoi. Se fossi credente, ti direi che ogni vita è sacra proprio per questo, per la sua straordinaria unicità. Agnostico, ti dico che è un miracolo: anche chi non crede non può non scorgere l’harmonia caelestis!

Vedi, noi agnostici ci poniamo domande alle quali i credenti danno risposte imparate al catechismo. Per noi, esistono questioni insolubili, radicalmente inaccessibili a ogni investigazione decisiva. Se sceglierai di essere cristiana ortodossa, come tua madre, rispetterò la tua scelta, come ho fatto per tutta la mia vita, perché sono agnostico, anarchico e libertario.

Ma non ti scrivo questa lettera per parlarti di me, di tuo padre. Ti scrivo per parlarti di quello che sta succedendo nel nostro mondo, da due anni ormai. Verrà il tuo giorno della memoria e purtroppo sarà condizionato da ciò che scriveranno i vincitori. La storia la scrivono i vincitori, sono loro che fanno i processi, loro che decidono cosa è giusto ricordare. C’è una scienziata cinese di nome Shi Zhengli che lavora a Wuhan, in un laboratorio BSL-4, una sigla che viene data ai laboratori dove vengono fatti esperimenti estremamente pericolosi. Shi Zhengli ha studiato in Cina e in Francia, a Montpellier ed è stata sempre una fuoriclasse. In collaborazione con scienziati Occidentali, tra i quali il Prof. Ralph S. Baric dell’Università del Nord Carolina e Vineet Menachery dell’Università del Texas (Medical Branch at Galveston), ha condotto esperimenti nel campo del Gain of function: virus di pipistrelli sono stati modificati in laboratorio, resi “virus chimera” e iniettati in topi di laboratorio modificati con recettori umani ACE2 di cui il SARS-COV-2 ha bisogno per entrare nelle cellule ospiti e infettarle. Quei topolini, chiamati hACE2 (h sta per human), hanno sviluppato una malattia chiamata COVID-19, che mentre ti scrivo ha ucciso nel mondo oltre cinque milioni e mezzo di persone. Le ricerche di Shi Zhengli, che i colleghi chiamano amichevolmente Batwoman, sono state finanziate dal Partito Comunista cinese e da Anthony Fauci tramite l’NIH e l’NIAID. Questo perché il Presidente Obama ha deciso di sospendere gli esperimenti sul Gain of function negli USA in considerazione della loro pericolosità ma, ciò nonostante, alcuni scienziati americani hanno continuato le ricerche, collaborando col laboratorio di Wuhan. Il laboratorio di Wuhan è stato costruito dai Francesi e approvato dall’OMS. Il Canada e l’Australia hanno fornito attrezzature e patogeni.

Due anni fa, quando la Cina ha dato notizia dell’epidemia a Wuhan, è incominciata la più grande campagna di mistificazione della storia. L’OMS ha formato una Commissione d’inchiesta, mettendo tra gli scienziati incaricati di determinare se il SARS-COV-2 fosse un virus chimera (ovvero nato in laboratorio) Peter Daszak della Eco Health Alliance, persona coinvolta negli esperimenti di Gain of function. La Cina, dopo il taglio di fondi americani deciso dal Presidente Trump, è il maggiore finanziatore dell’OMS (prima della Fondazione Bill & Melinda Gates) e il suo Direttore Generale, Tedros Adhanom Ghebreyesus, è stato indicato proprio dalla Cina e, guarda caso, è un alleato di Anthony Fauci, che lo ha pubblicamente definito un grande uomo, nonostante le gravi accuse mosse contro di lui in Etiopia. La Commissione ha preso per buone le dichiarazioni di Shi Zhengli: “Il SARS-COV-2 è un virus diverso da tutti quelli raccolti in natura e conservati nel laboratorio di Wuhan”. La dichiarazione è un esempio di verità parziale: ovviamente il SARS-COV-2 è un virus diverso: è un virus chimera, non raccolto in natura. Nella storia dell’umanità, non sono mai esistite epidemie di SARS-COV naturali, il salto di specie dal pipistrello al pangolino e dal pangolino all’uomo è una ipotesi ridicola e a Wuhan non si sono pipistrelli eccetto quelli all’interno del laboratorio né tantomeno rari pangolini, ma topi hACE2 geneticamente modificati che erano già stati infettati col SARS-COV-2 prima del 2020, come risulta da due pubblicazioni scientifiche.

Milena, cinque milioni e mezzo di persone sono state uccise da un virus chimera. I nomi dei responsabili sono noti. Il processo non verrà fatto, mai. Ti diranno che tuo padre era un complottista o un pazzo paranoico. Sono stato un avvocato, so esaminare i fatti, valutare le prove. Metto tutti i documenti che ho raccolto dentro una cassa a tenuta stagna. Vorrei che tu li conservassi. È una ben magra eredità, ma in due anni sono stato costretto a liquidare la mia società e vendere le mie proprietà per sopravvivere. Abitiamo al lago, crescerai senza un ricordo dello studio di Milano di tuo padre, senza un’immagine di quando uscivo con la toga sottobraccio per andare in Corte d’Appello. La mia vita è cambiata per colpa di qualcuno che ha scherzato col fuoco e ha bruciato cinque milioni e mezzo di esseri umani.

Potrebbe succedere ancora. Ricordatelo sempre. Papà.

di Alfredo Tocchi, Il Giornale d’Italia, 20 gennaio 2025

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