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Israele, Netanyahu scioglie il gabinetto di guerra, è spaccatura con l’Idf, l’appello: dimissioni e voto anticipato il 7 ottobre

Il primo ministro scioglie il gabinetto di guerra dopo le dimissioni del ministro centrista Gantz, scontro aperto con l'esercito israeliano che chiedeva una pausa di 11 ore al giorno a Gaza

17 Giugno 2024

Israele, i giornalisti accusano Netanyahu di silenziare la stampa e di contribuire all'escalation: “Ci permetta di fargli domande", e lui parla con tutti i media stranieri

Netanyahu, fonte: imagoeconomica

Il primo ministro Benyamin Netanyahu ha deciso di sciogliere il gabinetto di guerra, fino a pochi giorni fa presieduto da Benny Gantz. Secondo Bibi, sarebbero state proprio le dimissioni dell'ex ministro centrista a far prendere questa decisione, e Netanyahu avrebbe informato i ministri durante la riunione di domenica: "Il gabinetto era previsto dall'accordo di coalizione con Gantz, su sua richiesta. Non appena Gantz se n'è andato, non c'è più bisogno di un gabinetto". In realtà, pare sia stato lo scontro aperto con l'Idf a far prendere questa decisione. L'esercito israeliano chiedeva una "pausa tattica" a Gaza: 11 ore al giorno di stop per far aumentare gli aiuti umanitari, ma Netanyahu non ci ha sentito, ed ha attaccato: "Inaccettabile, avanti con l'operazione a Rafah". Da qui la decisione di sciogliere il gabinetto di guerra.

Israele, Netanyahu scioglie gabinetto di guerra dopo dimissioni di Gantz

L'ex ministro centrista Benny Gantz, entrato nella coalizione di governo dopo l'attacco di Hamas per formare una coalizione che unisse le maggiori forze politiche, ha rassegnato le dimissioni una settimana fa. Gantz aveva rimproverato al primo ministro il fatto di non avere un piano su Gaza dopo la guerra: "Abbiamo istituito un governo di emergenza grazie a una partnership del destino, non a una partnership politica. Mesi dopo il disastro, la situazione nel Paese e nella sala decisionale è cambiata e Netanyahu e i suoi partner hanno trasformato l’unità in un appello entusiastico. In realtà, le decisioni strategiche vengono accolte con esitazione e procrastinate da considerazioni politiche".

"Netanyahu ci impedisce di procedere verso la vera vittoria, pertanto, oggi lasciamo il governo di emergenza, con il cuore pesante, ma intatto. È opportuno che in autunno si vada alle elezioni che finalmente instaureranno un governo che conquisterà la fiducia del popolo. Invito Netanyahu a fissare una data concordata per le elezioni, non lasciare che il nostro popolo si strappi".

Lo stesso Gantz ha annunciato di voler andare a elezioni anticipate in autunno. Per lui, stando agli ultimi sondaggi, sarebbe vittoria certa. 39 i seggi che gli vengono affidati contro i 16 di Netanyahu

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