08 Maggio 2024
Stormy Daniels e Donald Trump
La pornostar Stormy Daniels era la testimone più attesa del processo contro Donald Trump ed è stata sentita nella giornata di martedì 7 maggio 2024 in Aula. Per oltre due ore la donna, all'anagrafe Stephanie Clifford, ha riportato dettagli piccanti relativi ad una notte di sesso che avrebbe passato con il tycoon. L'attrice ha parlato di sculacciate, ha spiegato in quale posizione sarebbe avvenuto l'atto e ha riportato alcune frase dell'ex presidente degli Stati Uniti.
Al centro del processo i 130 mila dollari che Trump avrebbe dato alla pornostar perché non rivelasse quell'incontro che avrebbe danneggiato la candidatura del tycoon alla vigilia delle elezioni del 2016. Soldi che sarebbero stati dati personalmente da Michael Cohen, l'avvocato tuttofare di The Donald, e rimborsati dal tycoon come spese legali fittizie in violazione delle leggi contabili ed elettorali.
"L'intenzione era abbastanza chiara, qualcuno si spoglia e posa per te... Mi tolsi i vestiti e le scarpe, poi mi tolsi il reggiseno. Eravamo nella posizione del missionario...". Stormy Daniel era in fiume in piena durante la deposizione. Trump, seduto a pochi metri di distanza, è rimasto quasi sempre impassibile, lanciando solo qualche occhiata alla donna all'inizio e scuotendo la testa quando lei ha parlato di Melania.
La Daniels ha iniziato la deposizione raccontando la sua carriera, dalla danza esotica con cui in due serate poteva "guadagnare più di quanto avrei guadagnato spalando letame otto ore al giorno" ai nightclub, dal lavoro di modella e fotomodella fino all'industria del porno. Poi ha rivelato il primo incontro con "Mr Trump", come lo ha chiamato per tutta l'udienza. Questo avvenne nel luglio del 2006 in un torneo di golf per vip a Lake Tahoe, tra California e Nevada. Ai giurati è stata fatta vedere la famosa foto di quel giorno che immortala Stormy e Trump vestito con una maglietta da golf gialla e un cappellino rosso. I due si sarebbero visti a cena in hotel, dove inizialmente Trump si sarebbe presentato con un pigiama di raso.
"Il signor Hefner (il fondatore di Playboy, ndr) sa che gli hai rubato il pigiama?", gli disse la Daniels come emerge dalla sua deposizione. Poi lui le avrebbe mostrato un magazine in cui appariva in copertina. "Sei sempre così maleducato? Sempre così arrogante e pomposo? - disse lei - Non sai neanche come avere una conversazione".
Indicando la rivista, l'attrice aggiunse all'epoca: "Qualcuno dovrebbe sculacciarti con questo". Daniels ha raccontato che Trump ha arrotolato la rivista e "mi ha dato un'occhiata come una sorta di sfida". Allora "gli ho preso il giornale, gli ho detto di girarsi, e gli ho dato uno schiaffo proprio sul sedere. Dopo era molto più educato". Terminata la cena, i due avrebbero fatto sesso, ma Trump continua a negare.
"L'intenzione era abbastanza chiara. Qualcuno si è spogliato e sta posando per te. Si mise in piedi tra me e la porta - ha raccontato l'attrice -. Sicuramente era diversi centimetri più alto e molto più grande. C'era uno squilibrio di forza. Era più grande e bloccava la strada. Ma non sono stata minacciata verbalmente o fisicamente".
"Mi tolsi vestiti e scarpe. Mi tolsi il reggiseno. Eravamo nella posizione del missionario - ha aggiunto la Daniels -. E’ stato molto breve. Poi sono andata via il più velocemente possibile. Ho detto a pochissime persone che avevamo fatto sesso, perché mi vergognavo di non averlo fermato".
Il resto della testimonianza ha riguardato modalità e natura del pagamento. Stormy ha rivelato che dalla relazione sperava di ricavare una partecipazione alla trasmissione televisiva "Apprentice", ma ciò non era poi accaduto. Quando Trump si era candidato, lei voleva rivelare la storia. Ma dopo la pubblicazione dell’audio del programma "Access Hollywood", in cui Donald si vantava di poter prendere le donne per i genitali a piacere, il suo avvocato Cohen avrebbe offerto a Daniels 130.000 dollari per tacere.
Stormy è stata poi interrogata dalla difesa e gli avvocati dell’ex presidente l'hanno attaccata: "Quindi lei voleva estorcere soldi a Trump?". Ma lei ha risposto: "E’ falso. Volevo solo che la mia storia fosse conosciuta dal pubblico". Il giudice Merchan ha detto che non annullerà il processo, ma ordinerà ai giurati di non considerare alcune parti della testimonianze.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia