12 Marzo 2024
Benjamin Netanyahu; fonte:Imagoeconomica
"Da quanto è iniziata la guerra a Gaza, l'opinione pubblica israeliana sta perdendo la fiducia nelle capacità di leader di Benjamin Netanyahu". A rivelarlo è il rapporto annuale delle 18 agenzie di sicurezza statunitensi, le quali sostengono come la fiducia nelle capacità del premier di governare stia scemando, per usare un eufemismo, quanto sarebbe "approfondita e ampliata". Addirittura, le agenzie americane fanno sapere che nelle prossime settimane ci aspettano "grandi proteste, richiesta di dimissioni e nuove elezioni. Un governo diverso, più moderato, è una possibilità".
Un rapporto che segue un po' la linea che l'Occidente e il mondo stanno prendendo sulla questione. L'ultima stoccata è arrivata direttamente dal presidente americano Joe Biden: "Netanyahu sta facendo più male che bene ad Israele".
Le proteste in realtà ci sono già state. Nei mesi scorsi sono state in tante le famiglie che hanno chiesto al governo di impegnarsi di più per riportare a casa gli ostaggi nelle mani di Hamas. Netanyahu e la coalizione del suo governo, "composta da partiti di estrema destra e ultraortodossi", sono accusati di aver "perseguito politiche intransigenti sulle questioni palestinesi e di sicurezza, potrebbero essere in pericolo".
Il rapporto dell'intelligence americana rileva che per la maggior parte gli israeliani "sostengono la distruzione di Hamas" ma l'aumento delle vittime civili di fame e malattie a Gaza ha fatto aumentare lo scetticismo nei confronti di Netanyahu. Le agenzie americane avvertono, inoltre, che "Israele dovrà affrontare una dura resistenza armata di Hamas negli anni a venire" e che "faticherà a distruggere l'organizzazione terroristica".
Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, "è un ostacolo a qualsiasi intesa". A dichiararlo ad al-Jazeera il dirigente di Hamas, Mohammad Nazzal. "I negoziati non si sono fermati. Negli ultimi giorni si è arrivati a un punto morto, ma il Qatar e l'Egitto stanno lavorando duramente per proseguire", ha dichiarato. "Hamas risponde ai mediatori e sta cercando di cooperare positivamente, ma Netanyahu è un ostacolo a qualsiasi intesa".
"I negoziati non si fermeranno finché Netanyahu non soddisferà le condizioni di Hamas".
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