Biden contro Putin, la conferma di von der Leyen alla Commissione Ue e il binomio Tajani-Ucraina: la caduta dell'Occidente si trasforma in farsa

SCRITTI BELLICI

Joe Biden insulta Vladimir Putin. Ursula von der Leyen sarà l’unica candidata del PPE alla Presidenza della Commissione Europea. Antonio Tajani annuncia un accordo bilaterale di sicurezza tra Italia e Ucraina.

Come commentare? Ci vorrebbe una bestemmia, ma io – per quanto agnostico – non ho mai bestemmiato.

I piloti sono impazziti e l’Occidente sta per schiantarsi. Noi siamo l’Occidente e ce ne stiamo tranquillamente seduti, con le cinture allacciate (e le inutili mascherine sulla bocca) mentre mancano pochi minuti all’impatto fatale.

Siamo in democrazia, ci siamo scelti i piloti, dunque precipitiamo senza neppure tentare di salvarci la pelle.

Ci vorrebbe un’altra bestemmia.

Com’è stato possibile che l’Occidente si sia ridotto così male?

Fermiamo almeno la tronfia nullità politica antropomorfa che vuole imporci un accordo bilaterale che ci costringerebbe a combattere per la Crimea e il Donbass.

Ci vorrebbe una preghiera, suggerisce qualcuno. No, morire pregando può (per chi crede) salvare un’anima. Ma la preghiera non ha mai salvato un popolo.

Il potere sta stringendo la morsa: abolizione della libertà di parola (vedi la legge appena approvata in Francia), fact-checking mistificatori, controllo rigoroso dei social media e delle dichiarazioni pubbliche, censura, tutta la televisione, la stampa e internet (dai motori di ricerca ai social media, passando per Wikipedia) fa quadrato.

Mettiamo da parte le bestemmie e le preghiere: ci vorrebbe una rivolta, individuale e collettiva.

Invece, il gregge ormai semianalfabeta si lascia condurre al macello senza un belato.

Ora so con certezza che la fuga è inevitabile, ma non so dove fuggire.

Di Alfredo Tocchi.