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É morto Alexei Navalny, quello che disse "gli immigrati sono ratti". Nel mondo un nazista di meno, altro che vittima

L'occidente piange all'unisono la morte di Navalny dipingendolo come un martire, dimenticando che definiva i Georgiani roditori e i musulmani scarafaggi

18 Febbraio 2024

É morto Alexei Navalny, quello che disse "gli immigrati sono ratti". Nel mondo un nazista di meno, altro che vittima

Come da copione, la campagna mediatica della menzogna ha iniziato a lanciare bombe a mano verbali contro Putin e la sua Russia, mettendo in circolo come cellule metastatiche le più strampalate accuse di avere ucciso un oppositore. 

Al solito, in perfetta armonia con le menzogne che hanno accompagnato la beatificazione di Zelensky e della sua Ucraina, il sistema ha funzionato e oggi, anche l'ultima delle casalinghe impegnate nella frittura della paranza, è convinta che Navalny fosse un Santo, un Apostolo, come direbbe il Calboni di Fantozzi.

Da queste parti, al contrario, siamo abituati a studiare le cose e a dire la verità. Così, mentre attendiamo le risposte dei patologi russi sulle cause che hanno portato sotto gli alberi pizzuti il giovane Alexei, non possiamo non ricordare chi fosse.

Navalny, l'occhio languido che si batteva per la "libertà" e contro quel cattivone di Putin, altro non era che un simpatico nazista

Figuratevi, nel 2021 Amnesty arrivò a privare questo povero "vittimo" dello status di prigioniero di coscienza perché "promotore di odio", per poi resituirgli lo status solo a seguito delle pressioni americane. 

Odio, perché Navalny era sì un avversario di Putin, ma era anche a capo di un partito (Narod) che propagandava la Russia bianca e l'espulsione degli immigrati, da lui paragonati alla carie che rovina il bianco dei denti. 

Addirittura il nostro, per propagandare l'odio verso i musulmani, assunse un attore, lo fece vestire da islamico e con una pistola gli sparò definendolo scarafaggio

Non parliamo poi del rapporto di passione a amore di Alexei con il partito di estrema destra Grande Russia, un soggetto politico che ha più di un rimando al Partito Nazional Socialista di Adolfo

Definire però Navalny un politico sarebbe anche offensivo per la categoria, perché per essere un politico devi avere almeno un programma. La verità è che si trattava di uno strumento per la propaganda occidentale, al soldo di non si sa chi, e un amante di certe reminiscenze del Terzo Reich. 

É morto un nazista, non gioiamo, ma non dimentichiamo chi era.

Di Aldo Luigi Mancusi

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