15 Giugno 2022
Liese Dodd, fonte: Liese Dodd, facebook; Deundra Holloway, fonte: Alton Police Department
Una ragazza 22enne dell'Illinois, Usa, è stata decapitata dall'ex fidanzato afroamericano a 8 mesi di gravidanza. La notizia ha sconvolto la piccola comunità di Alton, cittadina nella quale la giovane viveva, a causa dell'efferatezza del crimine compiuto da Deundra S. Holloway ai danni della giovane Liese Dodd e del bimbo che portava in grembo. Bimbo che, tiene a specificare la famiglia della vittima, non era dell'assassino. Oltre a questo, orrore per quanto compiuto dopo l'omicidio: la testa della ragazza, infatti, è stata gettata in un cassonetto della spazzatura fuori casa.
Una ragazza di 22 anni è stata decapitata poche settimane prima di dare alla luce la sua prima bambina. Il cadavere di Liese Dodd, all'ottavo mese di gravidanza, è stata trovata martedì 14 giugno è stato scoperto in casa dalla madre. La testa della giovane, invece, è stata ritrovata dopo alcune ricerche in un cassonetto della spazzatura nei pressi dell'abitazione.
L'ex fidanzato di Liese, l'afroamericano Deundra Holloway, anche lui 22enne, è stato arrestato con l'accusa di omicidio della ragazza e del bimbo non ancora nato. Secondo quanto riportato dalla madre della vittima, l'assassino non era il padre della bimba, ma intratteneva con Liese da almeno 2 anni una relazione molto altalenante, nella quale non erano mancati periodi di allontanamento.
Non si esclude che la "non paternità" della piccola in arrivo potrebbe aver giocato un ruolo importante quale causa del mostruoso omicidio. Brutale omicidio che non ha mancato di scuotere gli stessi inquirenti della piccola cittadina dell'Illinois. Il comandante della polizia di Alton, capitano Marcos Pulido, è comparso in un video messaggio in cui non ha risparmiato attacchi nei confronti di Holloway. "Ogni omicidio è terribile - ha affermato Pulido - ma quanto accaduto a Liese va oltre la brutalità, è abominevole. Liese è stata decapitata. Decapitata da un mostro selvaggio, ed in conseguenza di ciò anche la sua bimba mai nata è morta".
La morte della 22enne ha innescato immediatamente la ricerca online sulla sua vita privata. Nei giorni successivi l'omicidio sono molti gli screen del suo profilo facebook circolanti in varie chat social, nei quali sono ripresi post da lei pubblicati, tra i quali uno a sostegno delle coppie miste ed i loro bambini ed un altro nel quale si chiede l'arresto dei poliziotti che hanno erroneamente ucciso Breonna Taylor, afroamericana diventata con George Floyd simbolo delle manifestzioni di Black Lives Matter.


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