10 Ottobre 2023
Fonte: Twitter @Reuters
Nuova (o vecchia) guerra, nuovo e vecchio vizietto di usare il deretano al posto del cervello e partire con la bandiera del tifo al posto della analisi logica (e storica).
Certamente, cosa ci potrà mai essere di più divisivo in due squadre dello scontro tra due squadre? La scimmia umana si divide in clan fin da quando era men che umana; perché cambiare ataviche quanto rassicuranti abitudini? Forse perché la scimmia è diventata tecnologica al punto di elaborare una intelligenza artificiale che a sua volta la soppianterà se non addirittura arriverà a distruggere la humana specie? Evidentemente no: persino la intelligenza artificiale è un complicatissimo marchingegno tecnico non poi troppo dissimile concettualmente dalle arnie prodotte dalle api, che sono animalini che manco sanno parlare, scrivere sinfonie concertanti di Haydn, costruire razzi lunari e decantare versi danteschi, tanto che son fesse. Quindi la Intelligenza Artificiale è roba da fessi? Forse, ma transeat, il tema qui oggi è pure quasi peggio. Trattasi qui di sancire chi sia più cretino, se chi plaude guerre proprie o altrui, chi le rigetti integralmente, o soprattutto chi si schieri sulla base di pulsioni emotive, a prescindere o meno da ragioni conosciute, malintese o bellamente ignorate.
Quale caso in tal caso migliore della guerra israeliani vs palestinesi? Ovviamente non ne sa quasi niente nessuno, avendo la media dei commentatori (sui Media, non parliamo dei commentatori da baretto e da SOCIAL, che il tema scimpanzè lo abbiam già citato) la preparazione storica di un gasteropode sotto Fentanyl.
Eh già, perché la cosa divertente è che pure trai giornalari più scrupolosi che (meritoriamente) si sforzano almeno di tracciare un quadro storico pregresso, chissà perché le spiegazioni si fermano a ritroso al 1946 o al massimo al 1921, ovvero esattamente alla formazione, costituzione e scioglimento dell'Emirato di Transgiordania da parte dei plenipotenziari dell'Impero britannico. Terminato il protettorato britannico, i vincitori della Seconda guerra mondiale decidono di assegnare ai superstiti dell'Olocausto una vera Patria, a parziale compensazione dell'aver saputo e lasciato accadere l'Olocausto medesimo. Un po' difficile da contestare come scelta. Ma i palestinesi già residenti, se prima avevano convissuto con un numero crescente ma limitato di coloni, di fronte ad una colonizzazione di massa ovviamente hanno parecchio da ridire e si ribellano, appoggiati fin da subito dai neocostituiti paesi arabi anche loro formatisi dalla dissoluzione di Impero Ottomano e protettorati soprattutto inglesi e francesi. Peccato che la prima guerra per la eradicazione del neonato Stato di Israele gli arabi la perdano malissimo (e perderanno tutte le guerre successive): quindi la ragione, già esistente, degli ebrei a formare un proprio Stato nella propria terra d'origine, prende concretamente corpo sulle baionette, come si era sempre fatto e sempre si farà in questi frangenti.
Avrebbe avuto senso negare una Patria agli ebrei? No di certo. Ebbe senso contemporaneamente negare una Patria anche ai palestinesi? In realtà le potenze alleate ci provarono concretamente, con la creazione del Regno Haschemita di Giordania, ma ai palestinesi non cisgiordani o transgiordani non poteva bastare, perché in effetti erano tecnicamente lì da secoli.
E qui casca l'asino, perché le scimmiette tifose di calcio è da qui che basano le loro trombette da curva sud/nord. C'era prima l'uovo o la gallina? Gli ebrei o i palestinesi? Chi ha invaso chi? Chi è il buono e cattivo? Boh! A noi scimmie ci continuano a dire (come nel buffo caso della guerra in Ucraina) che "c'è un aggressore e un aggredito" quindi pace... (anzi no); tiriamo su la bandiera che ci piace di più, per sentito dire, ovviamente, oppure per anni di studio matto e disperatissimo (sul Guerin Sportivo, o su Sveva Casati Modignani). Eh sì eh. Siccome da un lato ci sono Santoro e Travaglio che dicono che la PACE È BELLA, e dall'altra parte ci sono i vari Severgnini o consimili che ripetono a pappagallo le frasi fatte dei regimi NATO, allora ci dividiamo in due fazioncine. Anzi no, stavolta in TRE: pacifinti, pardon, pacifisti, WE STAND WITH ISRAEL e FREE PALESTINE (ma anche free Hamas/Hezbollah? Boh).
Ma ALLORA non è mica vero che i palestinesi sono stati invasi dagli ebrei? Ma allora chi ha invaso chi? I sionisti cattivi e bombardatori di bambini? I criminali terroristi arabi? I valorosi patrioti palestinesi? Gli eroici coloni ebrei a cui fu restituita la Patria dopo l'Olocausto?
Si pensi qual rivelazione: tutta sta roba, messa insieme in un secchio.
Non esisteva una Patria palestinese prima del 1921, e nemmeno una ebraica: erano state spazzate via dalla Storia e Palestina e Transgiordania erano parte dell'Impero Ottomano giusto dal XVI secolo, e prima c'erano stati altri simpatici arabi e turchi, gli abbasidi, i selgiuchidi, i crociati, i bizantini, i romani, Lawrence d'Arabia e prima ancora, certamente gli ebrei. Patrie non ve ne erano, però c'erano eccome gli abitanti della Palestina, i palestinesi, e della Giordania o Transgiordania, così come già dalla fine dell'Ottocento c'erano residenti ebrei trasferiti stabilmente soprattutto sulla fascia costiera palestinese. Quindi chi era il vero titolare della baracca, dopo turchi e inglesi? Gli ebrei che erano gli storici proprietari o i palestinesi che erano gli storici residenti? Ecco, la risposta è disarmante: TUTTI E DUE, e non solo a macchie a seconda degli insediamenti, ma proprio ONTOLOGICAMENTE. TUTTI costoro, ovviamente compresi recentemente turchi, inglesi e francesi, avevano combattuto per ottenere diritti di permanenza, né valgono se non sulla carta dei trattati stabiliti di volta in volta dalla volontà, spesso miope se non cieca, di potenze militari a loro volta parlanti in funzione di armi puntate. E qui casca la altra ipocrisia di tifosi e pacifinti: i trattati di pace e spartizione ottenuti con le armi vanno bene mentre invece le conquiste no. Boh, valli a capire i tifosi di calcio. O meglio, si capiscono bene, se si va in curva a far cori e canzoncine e a suonar trombettine.
In definitiva, la tifoseria calcistica è un NONSENSE: non ci sono buoni e cattivi; ci sono ragioni, per lo più turpi, molto ben distribuite.
Certamente esistono azioni più spregevoli di altre: il terrorismo di Hamas che trucida e rapisce civili innocenti è più colpevole di azioni spregevoli rispetto ai bombardamenti israeliani che causano anche più vittime trai civili, spesso altrettanto innocenti, bambini in primis? Certamente sì: una azione omicidiaria DIRETTA contro i civili è matematicamente più vile di una indiretta, oltretutto forzata a causa della sovrapposizione di paramilitari e civili a Gaza e alla pratica invalsa degli scudi umani; pratica per altro in parte forzata anche essa, visto che a Gaza anche volendo lo spazio per dividere i civili dai paramilitari, terroristi o meno, non esiste. Tuttavia c'è un problema insormontabile: uccidere bambini, anche come danno collaterale sistematico, è il livello massimo possibile di crimine di guerra. Quindi chi è il peggiore criminale? Il terrorista che compie la azione diretta di omicidio, rapimento e tortura o la Aeronautica militare che sa benissimo di abbattere obiettivi carichi di bambini? La risposta è univoca: si equivalgono, oppure vale il calcolo numerico delle vittime trai minori.
Parimenti le politiche di Israele di STROZZAMENTO E VESSAZIONE delle popolazioni palestinesi sono tollerabili? Certamente no: e tutti se ne sono disinteressati, soprattutto in Occidente, lasciando che la situazione degenerasse, fino a questo Yom Kippur 2, che a breve gli storici analizzeranno come maggior buco mai preso dai Servizi di Intelligence non solo israeliani, ma soprattutto di tutti i paesi NATO (se mai di buco si è trattato, e non di una precisa volontà di farsi attaccare per poi attuare una severa rappresaglia, pratica che storicamente è nuova solo per le succitate scimmie).
La soluzione a questo casino d'inferno? Una campagna militare rapidissima e il più possibile risolutiva contro Hamas, che in ogni caso è una fanatica organizzazione islamista e criminale: ma se la eventuale vittoria israeliana non sarà NUOVAMENTE seguita da una politica DECISAMENTE a favore della popolazione palestinese, a questo punto la malafede dei governi di estrema destra israeliana sarà il sigillo della malafede anche dei paesi occidentali. E stavolta, ancora una volta, senza vergogna.
Fin qui la logica e la Storia. Il resto per gli ultrà, gli hooligans, le scimmie.
Di Lapo Mazza Fontana.
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