Australia, maestro d'asilo accusato di abusi su 91 bambine, gli inquirenti: "1623 crimini sessuali di cui 110 stupri"

L’Australia è sotto choc dopo l’annuncio, diffuso in queste ore, dell’arresto di un ex maestro d’asilo, accusato di 1623 abusi sessuali perpetrati ai danni di 91 bambine di meno di 10 anni. Tra i vari, brutali, crimini di cui l’uomo è accusato, 110 stupri. La lunga indagine della polizia australiana si è conclusa con l’arresto di un uomo di 45 anni ex maestro d’asilo che tra il 2007 ed il 2022 avrebbe abusato di 91 bambine, tutte, sottolineano gli inquirenti, “in età prepuberale”.  

Uomo arrestato per aver abusato di 91 bambine in 15 anni in Australia

Il 45enne, arrestato lo scorso agosto, era stato per mesi nel mirino delle forze dell’ordine per la sua “vivace” attività nel dark web. Qui, riferiscono gli inquirenti, avrebbe postato numerose foto e materiale video di minori. Scattato il sequestro del cellulare dell’uomo, sul dispositivo è stata trovata un’immensa quantità di prove dei suoi crimini, perpetrati per almeno 15 anni ai danni di decine e decine di bambine. Quasi tutte le vittime sono state identificate.

Le accuse a suo carico sono abnormi, e lasciano intendere quale sia stato il volume delle sue azioni, compiute in dieci diverse strutture scolastiche nelle quali, nel corso degli anni, ha lavorato. Stando a quanto prevede in questi casi la legge australiana, l’uomo potrebbe essere condannato all’ergastolo.

L’annuncio della notizia da parte della polizia è stato accompagnato dal commento amaro di Michael Fitzgerald, vice commissario del Nuovo Galles del Sud, che ai microfoni dei giornalisti ha affermato: “Questo è uno dei casi più terribili di abuso su minori che abbia mai visto in quasi 40 anni di attività di polizia”.

Intanto nel Paese oceanico montano le proteste per l’iter necessario all’ottenimento dell’idoneità all’insegnamento. Sono in molti, oggi, a puntare il dito contro il sistema di esami che è necessario superare per ottenere l’autorizzazione a lavorare a contatto con i minori (non solo nelle scuole), considerato completamente inadatto, avendo permesso ad un predatore di questo calibro, è l’accusa più ricorrente sui social australiani, di passare attraverso le sue maglie.