10 Luglio 2023
Fonte: Twitter
Sono almeno 200 le persone in questo momento disperse a bordo di un barcone al largo delle isole Canarie. A riferire la notizia è la Bbc, secondo la quale le autorità spagnole starebbero cercando da almeno una settimana un peschereccio con a bordo migranti provenienti dal Senegal. Quella della rete inglese è un’indiscrezione che per diversi giorni si era cercato di tenere segreta, ma l’imponente dispiego di mezzi da parte di Madrid per la ricerca del naviglio ha reso palese quanto stesse accadendo nelle acque iberiche.
Secondo quanto avrebbe riportato la ong “Walking Border”, tra le poche ad operare in questa area del Mediterraneo, la barca con i 200 migranti sarebbe partita più di una settimana fa dal porto senegalese della città di Kafountine, fatto, questo, piuttosto inusuale, considerando che dista ben 1700 chilometri dalle famose isole spagnole. Un elemento, quello della partenza, che aveva subito fatto scattare l’interesse delle autorità spagnole: solitamente, infatti, i barconi tendono a partire dal Marocco settentrionale, a poche decine di chilometri dalle coste delle isole europee (distanze molto inferiori, ad esempio, a quelle tra Tunisia e Lampedusa).
La difficile traversata dai Paesi subsahariani, Senegal e Mauritania in primis, fa optare a molti l’opzione di raggiungere le coste mediterranee via terra e, solo allora imbarcarsi. Oltre alle condizioni atmosferiche più complesse, infatti, la costa dell’africa occidentale affacciata sull’Atlantico soffre l’elevata presenza di pirati, che spesso danno l’assalto alle imbarcazioni di migranti completamente indifese. Proprio quella dell’assalto pirata è quindi una delle principali piste battuta dalle autorità spagnole, come detto, da giorni senza più notizie della barca.
Quando si è poi scoperto che anche altre due imbarcazioni più piccole, ciascuna con alcune decine di migranti a bordo, sarebbero “uscite dai radar” nella stessa zona, Madrid ha autorizzato l’aumento dell’impegno nelle attività di ricerca, facendo, tra le altre cose, alzare in volo un aereo della propria flotta per pattugliare l’area.
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