Venerdì, 12 Dicembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Iran, impiccati altri due uomini accusati di blasfemia. Contro di loro era stata pronunciata una fatwa

In Iran due uomini sono stati impiccati nella mattinata di lunedì 8 maggio. L'accusa era quella di aver creato decine di gruppi sui social network dai quali avrebbero diffuso "blasfemie e sacrilegi"

08 Maggio 2023

Iran, impiccati oggi altri due uomini accusati di blasfemia. Contro di loro era stata pronunciata una fatwa

Fonte: Getty Images

Nella mattina dell’8 maggio 2023 due uomini sono stati impiccati in Iran con l’accusa di blasfemia. I due erano stati arrestati nel 2021 per aver aperto alcune decine di gruppi social che, secondo le autorità religiose della Repubblica Islamica, erano dediti alla diffusione di contenuti sacrileghi.

Impiccati in Iran due uomini accusati di blasfemia e sacrilegio

Nella mattinata di lunedì 8 maggio, sono state eseguite in Iran due condanne a morte per impiccagione. A renderlo noto è il sito della magistratura iraniana, Mizan on line, con una nota che specifica che Sadrollah Fazeli Zarei e Youssef Mehrdad sarebbero stati condannati alla pena capitale per “aver insultato il profeta Maometto e bruciato una copia del Corano”. La nota di Mizan continua poi evidenziando come, nel marzo del 2021, uno dei due condannati a morte avrebbe pubblicato sui suoi profili social un post in cui ammetteva i reati contestati dall’autorità di Teheran.

Confessioni pubbliche come questa, tuttavia, non sono una rarità, e sono diversi i gruppi per la tutela dei diritti umani nell’area che lamentano una prassi di “forzature” per ottenere tali ammissioni di colpa. Secondo le due organizzazioni non governative Iran Human Rights (IHR) e Together Against the Death Penalty, il 2022 avrebbe visto il più alto numero di condanne a morte dal 2015, 582 in totale. L’anno precedente erano state 333.

I due erano stati arrestati due anni fa per la creazione di gruppi social accusati di “diffondere blasfemie”

L’agenzia di stampa iraniana Irna riporta che Mehrdad sarebbe stato arrestato nel marzo del 2021 dopo che l’uomo aveva fondato 15 presunti gruppi per promuovere “sacrilegi e blasfemie” on line. Identico l’iter che ha condotto in carcere anche Zarei, che era stato arrestato per il medesimo motivo (a lui sono attribuiti in realtà 20 gruppi sui social) e nelle stesse settimane nella città di Yasouj.

A seguito dell’arresto, alcuni predicatori sciiti, religione di Stato in Iran, avevano pronunciato contro i due una fatwa pubblica, sufficiente nella Repubblica Islamica per l’ottenimento della pena capitale. Oltre a loro erano state arrestate altre persone considerate collaboratrici dei gruppi incriminati.

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti

x