03 Aprile 2023
Monopattini elettrici (foto ufficio stampa Facile.it)
Il referendum consultivo sui monopattini a Parigi è a senso unico. 9 residenti su 10 votano per la messa al bando.
Da qualche anno i cittadini della capitale francese vengono esasperati per la mancanza di regole per le strade della loro città. I monopattini elettrici infatti stanno causando non pochi problemi al traffico parigino. Si tratta di veicoli noleggiabili da chiunque, a pochi euro e che infrangono ogni regola del codice stradale: dal passare i semafori con il rosso al viaggiare contromano o sul marciapiede.
Ad aumentare l'irritazione fra i residenti della capitale ci sarebbero non soltanto le infrazioni al codice della strada francese ma anche, e soprattutto, il crescente numero di incidenti. Uno su tutti quello che ha visto coinvolta Miriam Segato. L'Italiana di Capalbio era stata travolta e uccisa da due ragazze in monopattino, che neppure si fermarono a soccorrerla, il 14 giugno del 2021.
Parigi, a questo punto, potrebbe diventare presto la prima città europea a vietare la circolazione dei monopattini elettrici per le sue strade. La sindaca socialista Anne Hidalgo, che già si era espressa in maniera contraria al noleggio considerato il numero crescente di incidenti che hanno visto coinvolti questi mezzi, aveva indetto la consultazione per rispettare la volontà dei cittadini sul tema.
Lo stop ai monopattini elettrici, che dovrebbe arrivare a settembre, vedrebbe coinvolti anche circa 800 dipendenti dei tre principali operatori del settore in città - Dott, Lime e Tier - che rischierebbero evidentemente il posto di lavoro.
Sicuramente meno soddisfatto dei residenti, che si sono espressi per oltre il 90% in maniera favorevole alla messa al bando, è il governo francese. Il primo ministro Elisabeth Borne, nei giorni scorsi, si era detta decisamente contraria al divieto dei monopattini proponendo, piuttosto, una migliore regolamentazione. "Se ben organizzati, ben regolati, i monopattini elettrici possono essere una chance", aveva dichiarato anche il ministro dei Trasporti Clement Beaune presentando un piano nazionale che mira ad una "pacificazione dello spazio pubblico".
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