31 Marzo 2023
Fonte: Facebook https://www.facebook.com/photo/?fbid=101905952756703&set=a.101905966090035
"C'è George Soros dietro alla stretta giudiziaria su Donald Trump". I conservatori e lo stesso ex presidente sono sicuri, e accusano il procuratore di New York Alvin Bragg di avere avuto legami con Soros. "Non ho contribuito alla sua campagna e non lo conosco", ha replicato però il magnate ungherese-americano, negando ogni legame con il procuratore che vuole inchiodare Trump per i soldi alla pornostar Stormy Daniels. "Credo che alcuni a destra preferiscano concentrarsi su inverosimili teorie cospirazioniste piuttosto che sulle gravi accuse contro l’ex presidente", ha aggiunto Soros, interrogato dal portale Semafor.
Donald Trump, dal canto suo, ha dichiarato che Bragg è stato "scelto personalmente e finanziato da George Soros". Tale affermazione è stata poi ripresa da molti suoi sostenitori ed esponenti repubblicani. Il miliardario di origine ungherese, come ricorda Il Tempo, ha finanziato molte campagne e gruppi progressisti della società civile nel mondo ed è per questo spesso attaccato da esponenti di destra o citato in teorie cospirazioniste.
A questo proposito, il New York Times ha rivelato come Bragg sia stato sostenuto finanziariamente nella sua campagna per la carica di procuratore anche da Color of Change, una Ong che a sua volta ha ricevuto corposi finanziamenti proprio da Soros. Ma non è finita, il sito PolitiFact ha scovato contributi diretti a cinque zeri da parte di stretti familiari di Soros a Bragg.
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