Damasco, raid di Israele con missili all'aeroporto internazionale, chiuso temporaneamente: morti 4 soldati siriani

L'aeroporto internazionale di Damasco, Siria, è stato attaccato da dei missili: risultano ora quattro morti e un danneggiamento alla struttura, temporaneamente chiusa. La Siria accusa Israele. 

Damasco, raid di Israele con con missili contro l'aeroporto: 4 morti 

L'aeroporto internazionale di Damasco è stato messo fuori servizio da un raid aereo intorno alle 2 della notte del 2 gennaio.  Nell'attacco sono morti sul colpo due soldati siriani e ne sono stati feriti altri due, deceduti dopo poco. A riportare la notizia è la Sana, Syrian Arab News Agency, agenzia di stampa ufficiale: sul sito si legge che i morti sono stati "martirizzati". 

Secondo la Sana, i missili sarebbero di Israele: "Alle 2 circa di questa mattina, il nemico israeliano ha effettuato un'aggressione aerea con raffiche di missili dalla direzione nord-est del lago Kinneret, colpendo l'aeroporto internazionale di Damasco e i suoi dintorni". 

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Per la Siria, l'attacco è di Israele

L’Osservatorio siriano per i diritti umani, un’organizzazione con sede nel Regno Unito, l'obiettivo dell'attacco sono le "posizioni di Hezbollah e di gruppi filo-iraniani nell’aeroporto e nei dintorni, compreso un deposito di armi". Hezbollah è un gruppo radicale sciita libanese che ha come nemico principale Israele e riceve armi dall'Iran che transitano dalla Siria.

Israele solitamente non commenta gli attacchi contro la Siria che gli vengono imputati ma è chiara la sua posizione nei confronti dell'Iran e della sua influenza su Damasco. Nel giugno 2022 vi era stato un bombardamento simile che aveva messo fuori servizio l'aeroporto di Damasco. 

Dall'inizio della guerra civile siriana nel 2011 si scontrano l'esercito nazionale siriano, che sostiene il presidente Bashar al-Assad, e i miliziani antigovernativi dell'Esercito Siriano Libero. In questo teatro l'Iran e Hezbollah supportano i primi, mentre Israele i secondi.