Attentato gasdotto Nord Stream 1 e 2, procura svedese conferma sabotaggio: "Trovate tracce di esplosivo" - L'anticipazione del GdI
La Sapo, la polizia Svedese che ha condotto le indagini, ha confermato che si è trattato di un sabotaggio internazionale: "Trovate tracce di esplosivo ovunque"
Attentato gasdotto Nord Stream 1 e 2: la SAPO svedese conferma il sabotaggio con esplosivo
Sabotaggio Nord Stream, dalla "pista russa" all'accusa di Mosca: "Attentato di Uk, Kiev e Canada"
Sin dalle prime ore tutti gli stati occidentali hanno puntato il dito contro la Russia: la curiosa pista russa che avrebbe vistpo Mosca sabotare sia il ponte di Crimea e, manco a dirlo, persino il gasdotto Nord Stream durante uno dei lavori di manutenzione. L'erogazione di gas è stata fermata più volte proprio a causa dell'applicazione delle sanzioni che impedivano al Canada di inviare la turbina all'azienda Siemens con sede in Germania, che ha lafunzione di fornire l'azienda a Nord Stream Ag di tutta la componentistica necessaria per la manutenzione.
Ebbene, la "pista russa" in merito al sabotaggio Nord Stream prevedeva infatti "l'introduzione di un robot in grado di trasportare esplosivo all'interno del gasdotto". Una teoria un po' fantasiosa secondo cui 700 kg di tritolo sarebbero stati fatti trascinare da un robot all’interno di un tubo largo 1,15 m con uno spessore di 7 cm realizzato per 4,5 cm in ferro e la restante parte in cemento, che riveste esternamente i tubi in modo da impedire che questi arrugginiscano.
L'azienda svizzera Nord Stream Ag, posseduta per il 51% da Gazprom, ha chiesto più volte di essere presente durante le prime indagini anche perchè si tratta del consirzio privato che possiede la struttura e che gestisce e coordina tutto. Ma all'azienda è stato impedito l'accesso persino in acque internazionali.
Sabotaggio Nord Stream, la Reazione di Mosca
Immediatamente i russi si sono messi al lavoro ma a loro è stata impedito di navigare nella zona limitrofa a quella dell'attentato e quindi di entrare all'interno delle acque svedesi e danesi. Si sono messi al lavoro i servizi segreti di quattro paesi: dopo 48 ore erano già operativi i servizi segreti tedeschi, danesi, svedesi e norvegesi. Nell'isola di Bornholm sono inoltre attive le basi NATO del progetto "Echelon" che hanno il compito di ispezionare proprio l'area del Baltico in cui è situato il Nord Stream.
A sette giorni dall'evento in cui è stata fatta esplodere l'arteria polmonare dell'economia euroasiatica, i servizi segreti tedeschi hanno dichiarato che "il Nord Stream non funzionerà mai più".
Recentemente infatti è stato inaugurato un hub turco che farà transitare tutto il gas russo verso l'Europa del sud e in particolare verso l'Italia attraverso il Tap, gasdotto che esiste già da tempo, ma che andrebbe a sostituire sia il Nord Stream e sia il Transgas che riforniva l'Italia attraverso il Tarvisio.