"Le parti si consulteranno ogni volta che, viene intaccata l'integrità territoriale, l'indipendenza politica o la sicurezza di una delle parti fosse minacciata".
L'invocazione di un vertice sulla base di questa premessa è propedeutica alla richiesta di invocazione dell'articolo 5 della NATO che può essere richiesto solamente dalla Polonia, il paese che ha subito il danno. Se la Polonia quindi ritenesse che la sua sicurezza territoriale è compromessa, potrebbe quindi invocare l'articolo 5.
Se la Polonia invocasse l'articolo 5 tutti gli altri Stati membri sarebbero chiamati a esprimersi sulla volontà di adesione che in realtà è già data di fatto.
Missili caduti in Polonia, cos'è l'articolo 5 della Nato
L'articolo 5 della NATO infatti recita così:
"Le parti convengono che un attacco armato contro una o più di esse in Europa o nell’America settentrionale sarà considerato come un attacco diretto contro tutte le parti, e di conseguenza convengono che se un tale attacco si producesse, ciascuna di esse, nell’esercizio del diritto di legittima difesa, individuale o collettiva, riconosciuto dall’ari. 51 dello Statuto delle Nazioni Unite, assisterà la parte o le parti così attaccate intraprendendo immediatamente, individualmente e di concerto con le altre parti, l’azione che giudicherà necessaria, ivi compreso l’uso della forza armata, per ristabilire e mantenere la sicurezza nella regione dell’Atlantico settentrionale. Ogni attacco armato di questo genere e tutte le misure prese in conseguenza di esso saranno immediatamente portate a conoscenza del Consiglio di Sicurezza. Queste misure termineranno allorché il Consiglio di Sicurezza avrà preso le misure necessarie per ristabilire e mantenere la pace e la sicurezza internazionali.
Missili caduti in Polonia, Scholz: "Aspettare le indagini e restare oggettivi"
È vero che invocare l'articolo 4 e il consiglio di sicurezza straordinario della NATO è effettivamente prematuro se le indagini non sono state terminate. E infatti olaf Scholz, cancelliere tedesco, ha esortato tutti a mantenere la calma, Medvedev invece ha dichiarato che l'occidente è un passo dalla guerra.
Secondo Scholz, è stato "giusto e importante che oggi ci sia stato un incontro veloce dei Paesi Nato qui". "E' importante che abbiamo chiarito che tutto questo non sarebbe successo se la Russia non portasse avanti la guerra all'Ucraina e senza la forte offensiva contro le infrastrutture. Ma bisogna rimanere oggettivi", ha concluso il cancelliere.
Le accuse rivolte alla Russia per i missili caduti sulla Polonia provano che "combattendo una guerra ibrida contro la Russia, l'Occidente si avvicina a una guerra mondiale". Lo ha scritto su Twitter l'ex presidente russo Dmitry Medvedev.
La Cina invita "tutte le parti alla calma" a seguito del missile caduto in Polonia, nell'ambito della guerra in corso in Ucraina. Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning.
"Ho appreso con dolore con preoccupazione la notizia di un nuovo e ancor più forte attacco missilistico sull'Ucraina che ha causato morti e danni a molte infrastrutture civili. Preghiamo affinché il Signore converta i cuori di chi ancora punta sulla guerra e faccia prevalere per la martoriata Ucraina il desiderio di pace, per evitare ogni escalation e aprire la strada al cessate il fuoco e al dialogo". Lo ha affermato Papa Francesco al termine dell'udienza generale.
Il direttore della CIA, William J. Burns, ha incontrato ieri il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, a Kiev, riaffermando il sostegno degli Stati Uniti all'Ucraina. Lo rivela il Washington Post, citando un anonimo funzionario americano. A Kiev, Burns, che il giorno prima aveva incontrato ad Ankara il suo omologo russo, "ha rafforzato l'impegno degli Stati Uniti a fornire sostegno all'Ucraina nella sua lotta contro l'aggressione russa", ha affermato il funzionario.