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G20, Meloni incontra Erdogan: sul tavolo "migranti e accordi commerciali": c'entra il gasdotto TAP?

Giorgia Meloni incontra Erdogan per parlare di lotta al terrorismo e di immigrazione clandestina oltre al rafforzamento degli scambi commerciali: c'entra anche il gas?

15 Novembre 2022

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fonte: imagoeconomica.it

Dopo l'incontro tra il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il Presidente della Repubblica popolare Cinese Xi Jinping, stavolta è l'incontro tra il Presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni e il presidente americano oltre a Recep Tayyip Erdogan.

G20, Meloni incontra Erdogan: "Lotta al terrorismo e all'immigrazione clandestina"

Se la nota di Palazzo Chigi contava soltanto poche righe per l'incontro con Joe Biden incentrato sul
"continuo sostegno all’Ucraina, la stabilità nel Mediterraneo e nell’Indo-pacifico e i rapporti con la Cina", quello relativo all'incontro con il presidente turco è invece molto più ricco e si concentra principalmente sulla lotta al terrorismo, necessaria anche perché la Turchia piange le vittime civili dell'attentato terroristico di ieri, e per lo stesso attento vertici del governo di Ankara puntano il dito contro gli alleati della NATO.
Il G20 dunque non è un tavolo dove verrà discussa soltanto la questione Ucraina che comunque resta preminente, ma anche la possibilità di fare ulteriori accordi in ambito energetico e infatti, come sottolinea anche Palazzo Chigi il presidente del consiglio ne ha approfittato anche per rafforzare gli accordi e gli scambi.

G20, Meloni incontra Erdogan: "Rafforzamento degli scambi commerciali", si parla di gas?

Ma quali scambi? La Turchia è attualmente coinvolta in un progetto di gasdotti che dovrebbe avvantaggiare l'Italia profondamente lesionata non soltanto a seguito della guerra in Libia del 2010 e 2011 che ha comportato un cospicuo taglio di barile di petrolio poi destinati alla Francia, ma anche profondamente lesionata dalla chiusura dei gasdotti da parte di Kiev ai paesi dell'Unione Europea con la motivazione dell'impossibilità di gestire l'energia durante i bombardamenti sulle centrali elettriche. E quindi il gasdotto del Tarvisio è rimasto a secco, qualsiasi accordo con la Turchia per ulteriori forniture di gas è per l'Italia di importanza vitale e il fatto che sia presente anche Joe Biden, indica che la questione è in fase di trattativa. Evidentemente l'America che in questa guerra c'è guadagnato di più rivendendo all'Europa il gas a 4 volte il prezzo di quello russo, vuole avere una parte nel negoziato.
 
Tuttavia Giorgia Meloni anche espresso il suo cordoglio per i morti civili durante l'attentato terroristico di Istanbul.
 
Italia e Turchia si avviano ad un percorso comune dove verranno accolte le vaste potenzialità della regione mediterranea, sul tavolo anche l'accordo per il contrasto alla migrazione irregolare in modo da favorire insieme la risoluzione della crisi Libica.
Si è anche parlato "dell'aggressione russa all’Ucraina e le principali sfide che si pongono di fronte alla comunità internazionale, che vedono impegnate insieme Turchia e Italia".

G20, l'importanza della Turchia per il gas italiano

 
Il Presidente Meloni ha anche sottolineato "l’importanza della cooperazione tra Italia e Turchia in ambito NATO, e ribadito la volontà di lavorare insieme per rafforzare ulteriormente le relazioni bilaterali tra Roma e Ankara."
Come aveva infatti detto anche il Presidente FederPetroli, Michele Marsiglia a Il Giornale d'Italia "

L’apertura di volontà c’è stata da parte di Putin negli scorsi giorni durante il vertice di Astana. Accogliamo positivamente questa notizia. E teniamo in considerazione anche la formazione di un possibile Hub energetico in Turchia, per noi paese strategico già da anni per le politiche e logistiche dei traffici petroliferi internazionali. (...) 

Fortunatamente come approvvigionamento diverso lavoriamo attraverso il TAP (Trans Adriatic Pipeline) che ci porta il gas dall’Azerbaijan o il Transmed che dall’Algeria, passando dalla Tunisia ci fornisce del gas con punto di approdo in Sicilia. Oltre alle varie navi di LNG (Liquefied Natural Gas) che si ancorano, una volta arrivate in Italia ai tre rigassificatori".

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