09 Novembre 2022
Lo chiamano “il Trump col cervello”. Dovrebbe essere una sorta di complimento. Non che la cosa gli importi molto: Ron DeSantis di cervello ha il suo. E politicamente sembra funzionare bene. Italo-americano di origini irpine, 44 anni, DeSantis è stato confermato governatore della Florida nelle elezioni che si sono tenute in concomitanza col midterm. E ora è pronto a sfidare proprio Trump per le primarie dei repubblicani in vista delle presidenziali del 2024.
Ronald Dion DeSantis detto Ron è nato nel 1978 a Jacksonville, nord della Florida, città nuova e dinamica, terra degli ultimi arrivati nelle gerarchie economie dello Stato. Suo padre installava i rilevatori di preferenze Nielsen, sua madre era infermiera. La sua trisavola, Luigia Colucci, emigrò negli Stati Uniti da Castelfranci, in provincia di Avellino, nel 1917. Da piccolo andava matto per il baseball e ha giocato con ottimi risultati. Il primo step verso l’alto lo fa riuscendo a entrare a Yale, seppur presentandosi all’inizio dell’anno accademico in pantaloni corti, da ragazzotto del sud. E’ un tipo tutto baseball e libri di studio ed eccelle in entrambi i campi, diventando capitano della squadra universitaria e conseguendo una brillante laurea in storia. Il passo successivo è la venerabile scuola di legge a Harvard, a completamento di una formazione Ivy League che nei curriculum americani ha un peso determinante, tanto più se la politica è nella lista degli obiettivi. Sposato con Casey Black, conduttrice di una tv locale, ha tre figli piccoli, l’ultimo nato nel marzo 2020. Ricordatevi questa data.
“Ho aiutato Ron DeSantis come nessun’altro”. Parole di Trump. Che sì, nel 2017 ha sostenuto DeSantis nella corsa a governatore della Florida con dollari e comizi. Ha funzionato. Nel 2018 il giovane repubblicano ha sconfitto il più quotato Andrew Gillum, democratico, e il 9 gennaio del 2019 ha giurato da numero uno del suo Stato. Con l’avvento del Covid, e qui torniamo al marzo del 2020, si è dichiarato ultra-aperturista e nemico di qualsiasi forma di lockdown, criticando l’iniziale gestione della pandemia da parte di Trump. A differenza di molti colleghi, si è rifiutato di vaccinarsi davanti alla telecamera e si limitato a comunicare di aver ricevuto nello scorso aprile la monodose di Johnson & Johnson. Piace alle donne, DeSantis. Belloccio. Intraprendente. I conservatori lo lodano per aver mantenuto lo Stato ampiamente aperto agli affari in tempo di Covid e il suo stile di leadership viene ora etichettato come “trumpismo competente”. È la storia del Trump col cervello. È la parabola che potrebbe finire con Ronald contro Donald per la corsa dei repubblicani alla Casa Bianca.
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