24 Settembre 2022
La polizia iraniana ha arrestato "739 rivoltosi, tra cui 60 donne" nella sola provincia di Guilan durante le proteste dell'ultima settimana in seguito alla morte della 22 enne curda Mahsa Amini, morta mentre era in stato di arresto per non aver indossato correttamente il velo. Il corpo di polizia che ha proceduto all'arresto è la polizia morale.
A riferire il numero degli arrestati all'agenzia di stampa Tasnim citando il generale Azizollah Maleki, capo della polizia della provincia di Guilan, nel nord dell'Iran.
Il governo dell'Iran è guidato dall'ultraconservatore iraniano Ebrahim Raisi, il quale ha dichiarato che le manifestazioni in Iran dovrebbero essere affrontati "con durezza". Inoltre il presidente iraniano ha definito i manifestanti "rivoltosi" capaci di turbare "l'ordine e la sicurezza nel Paese". Le parole del Presidente hanno però inasprito la protesta all'interno del paese.
Raisi infatti,parlando al telefono con Mohammadrasul Doustbeigi, membro dei Guardiani della Rivoluzione (Pasdaran) e della milizia che difende i luoghi santi sciiti, che combatte in Iraq e in Siria.
Proprio oggi Teheran ha dato un suo bilancio officiale degli scontri, parlando di 35 morti dopo una settimana di proteste, mentre quelli non ufficiali collocano quel numero ad almeno 50, oltre a centinaia di feriti e centinaia di arresti.
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