04 Dicembre 2025
Fonte: Imagoeconomica
Il Consiglio dei ministri di oggi giovedì 4 dicembre dovrà discutere di una legge delega da proporre al Parlamento, riguardo il codice dell’edilizia, l’insieme di norme che regola la costruzione e gli interventi di ristrutturazione degli edifici.
Al centro della legge delega ci sono le sanatorie in cui Stato e Regioni hanno “competenza concorrente”. Si tratta di interventi di condono di abusi edilizi passati o di costruzioni che non sono più in regola perché edificate quando la normativa era differente. Spesso le richieste di sanatoria di queste situazioni, che necessitano dell’approvazione delle amministrazioni locali, rimangono senza risposta per lunghi periodi di tempo.
La riforma punta a inserire il silenzio assenso in questo procedimento. Se l’amministrazione locale non risponde entro un certo periodo, la sanatoria procede. I dettagli sono vaghi perché si tratta appunto di una legge delega. Il governo, con questo strumento, chiede al Parlamento di fissare paletti precisi entro cui, successivamente, l’esecutivo potrà agire per modificare le norme senza più passare da Camera e Senato.
Nelle idee del governo c’è anche una riforma della classificazione delle opere. Oggi si dividono in:
Il governo punta a eliminare questo tipo di categorie e inserire invece una nuova classificazione che tenga in considerazione esclusivamente la rilevanza dell’intervento, il suo impatto sul territorio e la natura dell’intervento stesso.
Per ogni intervento ci sarà un tipo di autorizzazione diversa:
La delega del governo, una volta approvata dal Parlamento, dovrebbe durare 12 mesi. Prima che il nuovo codice possa entrare in vigore quindi, passerà almeno un anno. Se il percorso parlamentare sarà rapido, però, si potrà avere il nuovo quadro entro la fine della legislatura. La norma dovrà però coordinarsi con il disegno di legge sulla rigenerazione urbana che sta affrontando in questi giorni il suo percorso parlamentare.
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