02 Dicembre 2025
Il programma "Crescere Insieme" del gruppo Leonardo, che punta a riportare in Italia oltre 1 miliardo di euro di forniture per il settore elicotteristico, arriva in Liguria. Altra regione Italiana ad essere inclusa nell’iniziativa dopo Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna, Umbria, Piemonte e Campania.
Con questo progetto, l’azienda punta a incrementare e sviluppare una filiera nazionale di fornitori dedicata agli elicotteri civili, volta a valorizzare le eccellenze tricolori e riducendo al medesimo tempo la dipendenza dalla supply chain estera. Più di un centinaio di aziende liguri hanno partecipato all’evento di presentazione del programma, svoltosi ieri a Genova presso la sede della Regione Liguria. A livello nazionale, invece, iniziano ad arrivare i risultati dai territori che già hanno avviato il progetto. Ancora più nello specifico, il programma punta a riportare in Italia oltre un miliardo di euro l’anno di forniture critiche, la cui domanda è destinata a crescere del 25% nel prossimi cinque anni.
La fase di scouting di Crescere insieme, spiega Piero Rancilio, responsabile del programma, "ha coinvolto circa 700 imprese in 10 regioni - Lombardia, Piemonte, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Umbria, Lazio, Campania, Puglia e con ora anche Liguria - in una delle più ampie ricognizioni industriali mai condotte nel nostro settore. La selezione è avvenuta con il supporto di Regioni, distretti, associazioni e Confindustria, valutando tecnologie, capacità produttive e potenziale di crescita delle pmi. Da questa analisi, sono emerse 150 aziende idonee agli step successivi. La platea è eterogenea: molte non appartengono al settore aerospazio e difesa, altre non erano fornitrici di Leonardo Elicotteri e tutte svilupperanno componenti nuovi per il proprio portafoglio".
In questo senso, prosegue Rancilio, "12 accordi sono stati chiusi nel 2025 e altri 50 sono in chiusura entro il 2027. I 12 finalizzati quest’anno coinvolgono aziende di sei regioni: Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna, Umbria, Piemonte e Campania, e valgono 7 milioni di euro d’investimenti congiunti, tra Leonardo e le imprese. I progetti genereranno, a regime, per le aziende circa 21 milioni di euro l’anno di ricavi. Nel complesso, tra il 2025 e il 2029, Leonardo stima di chiudere 62 accordi, per un totale di 46 milioni di euro d’investimenti congiunti. A regime, tra il 2029 e il 2030, questi progetti produrranno circa 130 milioni di euro l’anno di ricavi per le aziende partecipanti, riportando in Italia volumi industriali oggi affidati a fornitori esteri". E ancora, "oltre il 40% delle aziende coinvolte segnala l’esigenza di credito agevolato per sostenere gli investimenti. Sarà quindi fondamentale un gioco di squadra tra attori industriali, istituzioni e sistema bancario: prima arrivano i finanziamenti, prima possiamo accelerare i volumi di revenues a regime".
Per comprendere bene il valore dell’operazione va considerato che la divisione Elicotteri acquista, ogni anno, forniture per circa 3 miliardi di euro, di cui oggi il 65% da fornitori internazionali.
"Entrare nella filiera di Leonardo - sottolinea Alessio Piana, consigliere delegato allo Sviluppo economico della Regione Liguria - significa agganciare una catena del valore che ha un orizzonte trentennale e può generare occupazione qualificata, investimenti e innovazione sul nostro territorio. Leonardo non cerca solo fornitori tradizionali dell’aerospazio e della difesa, ma si rivolge anche a imprese che oggi operano in altri settori ma hanno competenze tecnologiche trasferibili. Questo è molto interessante per la Liguria, dove abbiamo una forte tradizione nella meccanica, nei materiali innovativi, nell’elettronica, nelle lavorazioni di precisione e nell’Ict".
Piana ha poi evidenziato che "ci sono delle buonissime prospettive anche in tema di riconversione o implementazione, per realtà liguri che, negli ultimi anni, magari hanno avuto contrazioni; penso, ad esempio, agli ambiti della componentistica o della meccanica elettronica, che avevano come riferimento l’automotive. Visto, poi, che Leonardo fa la sua parte ma anche l’imprenditore dovrà investire sul percorso, cercheremo, come Regione, di rendere i nostri strumenti, ad esempio i bandi, funzionali alle finalità richieste".
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