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Gruppo Mediocredito Centrale, nel 1H 2025 utile netto a €55,2 mln (+35%), margine 266,1 mln (+19%), cost/income 59%

Nel primo semestre 2025 margine d'interesse €143,5 mln (+0,5%), commissioni nette €94,9 mln (+18%), NPL lordo 4,3%, CET1 15,8%, impieghi €8,92 mld

06 Agosto 2025

Gruppo Mediocredito Centrale, nel 1H 2025 utile netto a €55,2 mln (+35%), margine 266,1 mln (+19%), cost/income 59%

La relazione finanziaria semestrale consolidata del Gruppo Mediocredito Centrale al 30 giugno 2025 mostra un utile netto consolidato pari a 55,2 milioni, rispetto a 41 milioni al 30 giugno 2025 (+35%).

Il margine di interesse è pari a euro 143,5 milioni (+0,5%) rispetto a euro 142,8 milioni al 30 giugno 2025.
Commissioni nette pari a 94,9 milioni (+18%) rispetto a 80,2 milioni al 30 giugno 2024. In crescita le commissioni da servizi di investimento (+27,4%), da gestione delle misure agevolative (+14,9%), da consumer finance (+10,8%) e da attività bancaria (+13,6%).

Il margine di intermediazione, pari a 266,1 milioni (+19%) rispetto a 224 milioni al 30 giugno 2024.

Riduzione del cost/income che si attesta al 59% rispetto al 72% del 30 giugno 2024.
In crescita gli Impieghi netti a clientela, pari 8,92 miliardi (rispetto a 8,67 miliardi al 31 dicembre 2024). Continua il supporto all’economia: erogati nei primi sei mesi oltre 1,2 miliardi di euro a favore del tessuto imprenditoriale (79%) e delle famiglie (21%).

Grado di copertura dei crediti deteriorati su base aggregata al 44,4% (45,9% a fine 2024). Migliora l’NPL ratio lordo e netto pari rispettivamente al 4,3% e 2,5% rispetto al 5,3% e al 3% del 31 dicembre 2024. Includendo i titoli deteriorati coperti da GACS, l’NPL ratio lordo è pari al 5,4% e l’NPL ratio netto è pari al 3,6%, entrambi in miglioramento rispetto al 31 dicembre 2024 (rispettivamente pari al 6,4% e al 4,1%).

Crescita dei coefficienti di solidità patrimoniale, CET1/Tier1 ratio al 15,80% (rispetto al 15,03% del 31 dicembre 2024) e Total Capital Ratio al 16,96% (rispetto al 16,19% del 31 dicembre 2024) che recepiscono il computo dell’utile netto di periodo nel capitale primario di classe 1 (CET1). I ratio risultano ampiamente superiori ai requisiti SREP fissati dall’Autorità di vigilanza, anche considerando i requisiti aggiuntivi introdotti dal SyRB.

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