06 Dicembre 2024
Secondo Bloomberg News, come quanto riferito da fonti informate sui fatti, Amundi sarebbe in trattative da diversi mesi con Allianz per valutare l'acquisizione di Allianz Global Investors, la divisione di asset management dell'assicuratore tedesco, che gestisce attualmente un patrimonio di €555 miliardi. I colloqui, si focalizzano su diverse opzioni, tra cui un'acquisizione completa o una possibile fusione. Se quest'ultima andasse in porto, nascerebbe un colosso europeo con masse gestite per quasi €3.000 miliardi, pur rimanendo dietro ai leader mondiali come BlackRock e Vanguard.
Come alternativa iniziale, si starebbe considerando la creazione di una joint venture. Tuttavia, Bloomberg avverte che la complessità dell'operazione potrebbe impedire la finalizzazione dell'accordo, sebbene esista la possibilità di un annuncio entro febbraio 2025, in concomitanza con i risultati annuali di Allianz.
Parallelamente alle trattative con Amundi, Allianz avrebbe avviato contatti preliminari con Deutsche Bank per esplorare una possibile sinergia con DWS Group, il più grande gestore patrimoniale tedesco con €900 miliardi di masse in gestione, ma al momento, Amundi, Allianz e Deutsche Bank non hanno rilasciato dichiarazioni ufficiali sulla questione.
Il mercato europeo è animato da numerosi movimenti strategici. Nei mesi scorsi, BNP Paribas ha acquisito il ramo di gestione patrimoniale di AXA (AXA IM), mentre Generali starebbe valutando una partnership con Natixis Investment Managers, un’operazione che potrebbe dare vita al secondo maggior operatore del settore in Europa, con un patrimonio gestito di poco inferiore ai 2.000 miliardi di euro. In Italia, Banco BPM ha recentemente lanciato un’offerta pubblica di acquisto su Anima Holding, seguita dalla proposta concorrente di UniCredit sulla stessa banca.
L’intensificazione delle acquisizioni è guidata dall’esigenza di ridurre i costi e cercare di crescere a livello di dimensioni.
In Europa, molti grandi gestori patrimoniali sono ancora di proprietà di banche o assicurazioni, il che li rende meno competitivi su scala globale. I gruppi francesi, spinti dalla bassa redditività del sistema bancario nazionale, stanno guidando questa fase di consolidamento per rafforzare la propria posizione nel mercato.
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