Stellantis, da vendite e conti in calo alla minaccia di sciopero dei sindacati: le difficoltà negli Usa forzano a un cambio di strategia

Da vendite e conti in calo alla minaccia di sciopero dei sindacati, passando per la class action avviata da un gruppo di azionisti: sono molte le difficoltà che Stellantis si trova a dover affrontare in Nord America, e che spingono il management a optare per un cambio di strategia. 

Per questo il Ceo di Stellantis Carlos Tavares in settimana volerà negli uffici di Detroit; a darneannuncio è Reuters, che ha aggiunto come questa, oltre che a mettere a punto una nuova strategia per far fronte alle difficoltà, avrà anche l'obiettivo di rassicurare dipendenti e investitori. 

Durante la visita Tavares incontrerà poi i principali manager per un confronto utile a formulare una strategia per risolvere la situazione entro la fine della settimana.

Stellantis, dal calo dei conti alle minacce di sciopero dei sindacati: le difficoltà in Nord America

Primo tra tutti i problemi per il Ceo il calo osservato nel bilancio semestrale di Stellantis; Tavares ha definito i risultati "modesti", attribuendo le difficoltà in Nord America a un eccesso di scorte di veicoli, problemi di produzione e una mancanza di sofisticazione nel gestire il mercato locale.

L’utile operativo nel primo semestre del 2024 è diminuito del 40% specialmente a causa della pessima performance a livello commerciale in Nord America, l’area geografica dove il gruppo fa più ricavi e margini. 

Per far fronte al calo, il Ceo ha deciso di elaborare nelle scorse settimane un nuovo piano di esodi incentivati per ridurre il personale con il licenziamento di quasi 2500 operai nello stabilimento di Warren Truck. 

La decisione ha innescato il sindacato Uaw, che ha per questo minacciato sciopero nazionale accusando Stellantis di non rispettare il contratto collettivo stipulato nel 2023.

Altro punto nevralgico per il Ceo la class action avviata da un gruppo di azionisti, che ha infatti accusato la società di aver nascosto l’aumento delle scorte e altri segnali di debolezza, portando a un calo del prezzo dell’azione dopo la pubblicazione dei risultati deludenti del primo semestre del 2024.