Sabato, 06 Settembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Giorgio Armani, le nuove regole della successione con ipotesi quotazione in Borsa

Il futuro della celebre maison di moda tra eredi, finanza, investimenti e strategie

25 Ottobre 2023

Giorgio Armani, le nuove regole della successione con ipotesi quotazione in Borsa

Giungono novità sul futuro di una delle griffe di moda più celebri al mondo. Sarà una Giorgio Armani con la porta aperta sulla Borsa, darà «priorità allo sviluppo continuo a livello globale del nome Armani», avrà sei categorie di azionisti nel capitale, tutti uguali davanti al dividendo (solo «il 50% degli utili netti verrà ripartito») ma alcuni avranno il triplo dei voti e il diritto di nominare l'amministratore delegato. È quanto previsto dallo statuto della futura Giorgio Armani spa, che governerà il gruppo all'insegna della continuità, quando lo stilista (che ha 89 anni) “abdicherà”. Da tempo si è a conoscenza del documento, ma finora il suo contenuto è sempre rimasto riservato. Approvato in un'assemblea straordinaria del 2016, integrato a settembre con l'introduzione delle azioni senza voto (unico elemento emerso), lo statuto sarà formalmente adottato «con effetto dalla data di apertura della successione del signor Giorgio Armani». È su questo documento che si regolerà l'eredità di Re Giorgio, che non ha eredi diretti (e quindi nessuna quota di legittima da rispettare e può disporre liberamente del suo patrimonio) ma tre nipoti: Silvana e Roberta, figlie del fratello Sergio scomparso anni fa e il figlio della sorella Rosanna, Andrea Camerana. Lo stilista è a capo del 99,9% di un gruppo con 8.700 dipendenti, 2,35 miliardi di fatturato e 162 milioni di utile. Lo 0,1% fa capo alla Fondazione Giorgio Armani che sarà l'ago della bilancia. I parenti di Armani sono tutti in consiglio, dove siedono anche il manager e amico Pantaleo Dell'Orco e l'imprenditore Federico Marchetti, fondatore di Yoox. Secondo quanto contenuto nello statuto, l’azienda avrà sei categorie di azionisti nel capitale (dalla A alla F), oltre alle due senza voto introdotte successivamente. I soci A avranno il 30% del capitale, quelli F il 10%, tutti gli altri il 15% a testa. Ma ogni azione A darà diritto a 1,33 voti e ogni F a 3 voti. Dunque A+F, pur con il 40% del capitale, avranno oltre il 53% dei voti nelle assemblee. Inoltre i soci A hanno diritto di nominare tre consiglieri, tra cui sarà scelto il presidente, e gli F due consiglieri, tra cui verrà tratto l'amministratore delegato, su un board fissato a otto membri. Basterà invece la maggioranza assoluta dei presenti in cda per l'approvazione del bilancio. Lo statuto inoltre detta le regole anche in vista di una possibile quotazione, che potrà concretizzarsi ma solo dopo 5 anni dall'entrata in vigore dello Statuto e quindi dalla successione. Quotazione delle azioni della società che - si legge - potrà avvenire «su un mercato regolamentato». Per fusioni, scissioni, modifiche dello statuto, aumenti di capitale occorre il 75% dei voti in assemblea straordinaria. Sulle retribuzioni serve «almeno il 51%», altrimenti «agli amministratori non viene attribuito alcun compenso». Ma possono anche essere retribuiti «sotto forma di partecipazione agli utili» o di stock option. Per le scelte dei responsabili Stile Uomo e Stile Donna la procedura coinvolge tutte le categorie ma anche qui, di fatto, A e F hanno un determinante potere di veto. L'articolo più importante dello statuto è però il numero 4, quello che regola i “Principi fondanti”, in parte introdotti anche nella Fondazione ma che qui, in una spa operativa, hanno il valore non solo di un manifesto morale, ma anche di un business plan industriale. I principi in questione sono «adeguato livello di investimenti»; «gestione finanziaria equilibrata»; «reinvestimento degli utili»; «diversificazione e segmentazione dei diversi marchi aziendali, mantenendo coerenza nell'attività stilistica, di immagine, di prodotto e di comunicazione»; «attenzione a innovazione, eccellenza, qualità e ricercatezza del prodotto»; «cauto approccio ad acquisizioni» e solo per «sviluppare competenze non esistenti internamente».







Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti

x