12 Giugno 2023
Il billionaire George Soros ha passato il testimone della sua fondazione da 25 miliardi di dollari al figlio 37enne Alexander. Lo riportano i media americani. Il celeberrimo finanziere, che nel 1992 guadagnò in modo memorabile scommettendo contro la sterlina e mandando in bancarotta la Banca d’Inghilterra nel giorno passato alla storia come «il mercoledì nero», ha nominato il rampollo presidente della sua Open Society Foundations, una delle più ricche fondazioni filantropiche al mondo. Senza scopo di lucro, è attiva in più di 120 paesi in ogni continente e dona circa 1,5 miliardi di dollari all’anno per sostenere i diritti umani e promuovere la crescita delle democrazie in tutto il mondo. Alexander ha dichiarato in un’intervista al Wall Street Journal di essere «più politico» di suo padre, che comunque è stato uno dei più grandi donatori del partito democratico della storia Usa, e ha annunciato di voler impegnarsi nella difesa dei diritto al voto e all’aborto negli Stati Uniti. Di recente ha avuto incontri con funzionari dell’amministrazione Biden, il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva e il primo ministro canadese Justin Trudeau. Il nuovo presidente di Open Society ha anche detto di essere preoccupato dalla prospettiva del ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca, lasciando intendere che la fondazione avrà un ruolo finanziario significativo nella corsa presidenziale del 2024. Fan dell’hip hop e tifoso dei New York Jets, la sua nomina è arrivata a sorpresa al posto di quella di un altro figlio di Soros, Johnatan, 52enne avvocato e finanziere considerato l’erede. Fino a qualche anno fa di Alex si parlava solo suoi giornali di gossip per lo stile di vita scapestrato tra «modelle, feste e amici dell’Nba», come scriveva il tabloid Daily Mail.
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