11 Gennaio 2023
Fonte: Imago
Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto sulla trasparenza del prezzo dei carburanti. I fornitori comunicheranno al Ministero delle imprese, su base giornaliera, il prezzo di vendita al pubblico. Il Ministero calcolerà il prezzo medio giornaliero nazionale che dovrà essere esposto dagli esercenti insieme al prezzo praticato. Non c'è il taglio delle accise, già assente nell'ultima manovra di bilancio.
Nel decreto è presente anche un tetto agli aumenti per i distributori in autostrada, maggiori poteri a “Mister Prezzi” e una “misura di trasparenza”per contrastare gli aumenti eccessivi sul prezzo della benzina. I distributori, dopo le speculazioni contestate dalla Guardia di Finanza, dovranno accanto esporre i prezzi medi accanto ai propri prezzi di vendita per i carburanti. Quelli medi verranno diffusi quotidianamente dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.
Un modo per contrastare le speculazioni. La benzina negli ultimi giorni ha sfiorato i 2 euro al litro. I consumatori potranno così fare il confronto tra quello che di regola dovrebbero pagare e quanto applica il proprio gestore. E questo sarà un obbligo:a vigilare saranno anche l’Antitrust e la Guardia di Finanza. Chi non seguirà le regole verrà sottoposto a sanzioni. Queste prevedono, in caso di recidiva uno stop dell'attività che va da un minimo di sette giorni ad un massimo di novanta.
Come detto, il Cdm non è intervenuto sulla proroga del taglio delle accise. Lo sconto era già stato abbassato da 30 a 18 centesimi al litro lo scorso novembre col decreto carburanti. Ma il caro bollette a cui sono stati destinati buona parte dei soldi della manovra non hanno permesso di intervenire in tal senso. Il governo fa sapere che non è esclusa più in là "se i conti lo permetteranno". C'è la proroga per tre mesi invece i buoni benzina per un valore massimo di 200 euro per i lavoratore dipendenti.
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