30 Novembre 2022
IPSA, PMI innovativa piemontese specializzata nel campo della micro-logistica ospedaliera di farmaci, dispositivi medici ed emocomponenti, ha completato un round di investimento per 1,380 milioni di euro con il Fondo Rilancio Startup, gestito da CDP Venture Capital Sgr, nonché dall’investitore proponente, la holding di investimento Next4Production, fondata da Davide D’Arcangelo, Pierluigi Sassi e Angelo Paletta che era già entrato nel capitale di IPSA a maggio 2021.
Ne parliamo con Alessandro Zeppegno, fondatore e Ceo di IPSA.
Quali sono oggi i problemi della logistica ospedaliera?
“La costante crescita della spesa sanitaria, causata fra gli altri fattori dall’invecchiamento della popolazione e dall’emergere di nuove malattie croniche, pone le aziende ospedaliere davanti a importanti sfide organizzative. La Federazione Italiana delle Aziende Sanitarie e Ospedaliere (FIASO) in una recente ricerca che ha coinvolto Aziende Ospedaliere e Sanitarie Locali delle diverse regioni italiane, ha rilevato due criticità principali. Da un lato la mancanza di informatizzazione di molti processi logistici, ritenuta insufficiente o inadeguata dalle aziende stesse; dall’altro, l’insufficiente controllo dei processi, in primis la scarsa tracciabilità della logistica di farmaci, dispositivi medici e materiali sanitari. La tracciabilità è pertanto diventata un tema centrale. La riorganizzazione della supply chain del farmaco e del dispositivo medico sono un passaggio imprescindibile per il recupero di risorse e per l’incremento dell’efficienza ed efficacia del servizio sanitario”.
Quali sono i numeri in gioco?
“La spesa farmaceutica ospedaliera rappresenta una parte rilevante delle risorse che lo Stato annualmente impegna per la sanità: parliamo di circa 14 miliardi di euro all’anno, in crescita del 4,8% nell’ultimo anno come rilevato dall’Osservatorio Nazionale sull’Impiego dei Medicinali dell’AIFA. E rispetto a quanto stanziato dal fondo sanitario nazionale si stima un disavanzo di oltre 2 miliardi per la spesa farmaceutica ospedaliera. La risposta alla sostenibilità del sistema sanitario passa dall’automazione dei processi, così da recuperare risorse economiche e migliorare la qualità del servizio erogato. Occorre automatizzare l’intero processo logistico della distribuzione di farmaci e dispositivi medici, ottimizzandolo, grazie all’implementazione di tecnologie ‘smart’, con costi compatibili con un ritorno dell’investimento sostenibile e facilmente adattabili a tutti i tipi di reparto”.
Quale è la vostra proposta e in che modo può contribuire alla soluzione di questi problemi?
“Nell’elaborare la nostra proposta siamo partiti da alcune semplici considerazioni. Occorre supportare il momento più importante di tutto il processo, quello del consumo, quindi la tecnologia deve arrivare fino al posto letto del paziente, anche perché è necessario conoscere il fabbisogno di quanto necessario per erogare la terapia. È questo l’unico modo per efficientare la domanda di prodotti. I sistemi a supporto dei processi devono essere facili da implementare, in modo da garantire la tracciabilità digitale che è la chiave per avere informazioni e controllare il processo stesso. Le soluzioni Smart Hospital, nascono da queste considerazioni e vedono un connubio tra il fisico e il digitale: gli oggetti diventano smart e comunicano in modo integrato con i software ospedalieri, garantendo tracciabilità e fornendo dati e informazioni utili alla gestione e al supporto decisionale, sia clinico che gestionale. Nei reparti ospedalieri, il sistema prevede l'uso di magazzini “Smart” in grado di guidare gli operatori, anche in mobilità, lungo tutti i processi di distribuzione. Le nostre soluzioni sono infatti integrate in un sistema chiamato ‘Smart Hospital’, che ha l’obiettivo di facilitare il percorso di digitalizzazione dell'ospedale”.
Talvolta quando la tecnologia entra in mondi strutturati deve vincere le resistenze di chi da sempre lavora in un certo modo.
“La resistenza al cambiamento è uno dei fenomeni che più caratterizza ogni introduzione di innovazione. Per quanto ci riguarda, abbiamo scelto di adattarci per quanto possibile ai processi esistenti evitando di stravolgerli, facilitandone in tal modo l’adozione.
Inoltre l’usabilità dell’interfaccia delle nostre tecnologie unite ad elementi di automazione tipici dell’IoT (Internet of Things) quali i sensori e gli attuatori, e le logiche smart per il supporto al processo (segnalazioni visive, filtri, allarmi) sono elementi essenziali per l’abbattimento delle barriere e possono trasformare l’utente diffidente in sponsor dell’inserimento delle tecnologie in ospedale”.
Quali sono i prossimi sviluppi di IPSA?
“L’innovazione è nel dna di IPSA, portarla in sanità è la nostra missione; da qui deriva la nostra roadmap di sviluppo. Stiamo lavorando a nuovi prodotti e soluzioni, sia hardware che software, per coprire tutte le esigenze della logistica sanitaria sia in Italia che all’estero. Il bisogno non è infatti soltanto italiano bensì mondiale. Siamo inoltre impegnati nel valorizzare la grande mole di dati che i nostri sistemi generano e gestiscono e che forniranno l’opportunità di applicare l’intelligenza artificiale e le analisi predittive per massimizzare i benefici dei sistemi che introduciamo per migliorare i processi negli ospedali”.
Quali sono le sfide che sarà chiamata ad affrontare nei prossimi anni la logistica del farmaco?
“Il percorso di digitalizzazione e automazione dell’ospedale è un processo ormai irreversibile che permetterà di recuperare le risorse economiche essenziali alla sfida che i sistemi sanitari sono chiamati a rispondere per effetto dell’aumento della popolazione e dell’invecchiamento. Inoltre la pandemia ha messo in evidenza il ruolo centrale delle strutture sanitarie ed il valore per le collettività. La grande opportunità fornita a livello non solo nazionale, ma internazionale dai piani per il rilancio post-pandemico con i relativi investimenti attribuisce al tema della digitalizzazione e all’ammodernamento del parco tecnologico ospedaliero un ruolo essenziale per vincere questa sfida. La digitalizzazione dell’ospedale deve necessariamente considerare i processi fondamentali della cura, la gestione ottimizzata del farmaco e del dispositivo medico monouso, ed è fondamentale l’interoperabilità dei sistemi informativi ospedalieri affinché lo scambio di dati fra software e sistemi informativi diversi possa avvenire in maniera integrata. Avendo giocato da anticipo, con lo sviluppo di una soluzione che è nata ormai qualche anno fa, IPSA si trova oggi ad essere un attore importante chiamato a supportare l’attivazione dei processi di digitalizzazione della logistica ospedaliera per aprire la porta alle opportunità che il governo integrato della cura del paziente può offrire, sia in termini di risparmi economici che su un piano più strategico di introduzione di sistemi di supporto alle decisioni cliniche e al governo dei processi”.
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