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Obbligo Pos 60 euro, cambia ancora il regolamento: i commercianti possono rifiutare pagamenti inferiori

L'articolo 69 della Legge di Bilancio proposta dal Governo: innalzato il tetto dei pagamenti Pos da 30 a 60 euro

28 Novembre 2022

Legge di Bilancio, cambia ancora il regolamento sui pagamenti con il Pos: la cifra minima sale da 30 a 60 euro

Cambiano ancora le regole sui pagamenti digitali: il tetto sale da 30 a 60 euro (fonte foto pexels)

Per l'ennesima volta in pochi giorni il governo guidato da Giorgia Meloni cambia l'obbligo riguardante i pagamenti con il Pos: alzato da 30 a 60 euro. Il nuovo provvedimento arriva nell'ultima bozza della Legge di Bilancio ancora in fase di aggiornamento, ed è il numero 69 dei 155 articoli di cui è composta la manovra chiamata "Misure in materia di mezzi e pagamento".

 Obbligo Pos, tetto alzato da 30 a 60 euro

Si chiama "Misure in materia di mezzi di pagamento", è l'articolo 69 dei 155 articoli della manovra che compone la nuova Legge di Bilancio del Governo Meloni. Le regole sui pagamenti con il Pos erano già state modificate precedentemente, ma ecco la nuova rettifica: il tetto per cui i commercianti saranno costretti ad accettare i pagamenti con il Pos sale da 30 a 60 euro. D'ora in avanti il proprietario di un esercizio commerciale potrà tranquillamente rifiutare il pagamento digitale, fino a 60 euro appunto, senza rischiare di incorrere in qualunque sanzione. 

Altra modifica è la scomparsa dello stop di 180 giorni per quanto riguarda le multe date a chi non aveva rispettato i precedenti obblighi, fatto dall'esecutivo in attesa di definire il nuovo regolamento introdotto con il decreto legge n.36 perché previsto dal Recovery Plan come uno degli obiettivi da centrare entro giugno 2022.

Legge di Bilancio: le altre novità

La Manovra del governo si è espanda ulteriormente rispetto a settimana scorsa, salendo da 136 a 155 articoli. Le novità più recenti riguardano la definizione dei congedi parentali, previsto un mese in più per le madri, l'esenzione dell'Imu per quanto riguarda le case occupate, ed una serie di progetti riguardanti le opere infrastrutturali come il terzo lotto della Tav per il completamento della tratta ad alta velocità Torino-Lione (la scadenza per ottenere l'autorizzazione del Cipess scade il 31 marzo).

In ogni caso però il Mef invita alla prudenza, ribadendo che i contenuti della Bozza sarebbero per ora quelli già approdati dal Consiglio dei Ministri lunedì scorso, rinviando le valutazioni al testo definitivo, che verrà trattato in Parlamento in una sorta di esame lampo solo tra poco più di un mese.  

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