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Gas russo, Eni avvia iter per doppio conto in euro e rubli: "Scelta condivisa"

Il comunicato del gruppo energetico: "Un mancato pagamento del gas russo esporrebbe Eni al rischio di violazione dell’obbligo di dar corso in buona fede ad eventuali richieste contrattuali di Gazprom Export imposte alla stessa dalla propria autorità"

17 Maggio 2022

Gas russo, Eni avvia iter per doppio conto in euro e rubli: "Scelta condivisa"

fonte: imagoeconomica.it

"Eni, in vista delle imminenti scadenze di pagamento previste per i prossimi giorni, ha avviato in via cautelativa le procedure relative all’apertura presso Gazprom Bank dei due conti correnti denominati K, uno in euro ed uno in rubli, indicati da Gazprom Export secondo una pretesa unilaterale di modifica dei contratti in essere, in coerenza con la nuova procedura per il pagamento del gas russo disposta dalla Federazione". A renderlo noto oggi, martedì 17 maggio 2022, sono i vertici dell'azienda, tramite un comunicato stampa. "L'apertura dei conti - si legge nel documento ufficiale - avviene su base temporanea e senza pregiudizio alcuno dei diritti contrattuali della società, che prevedono il soddisfacimento dell’obbligo di pagare a fronte del versamento in euro. Tale espressa riserva accompagnerà anche l’esecuzione dei relativi pagamenti".

Gas russo, Eni avvia iter per doppio pagamento: "Decisione in condivisione con le istituzioni italiane"

La decisione di Eni arriva oggi in condivisione con le istituzioni italiane. La scelta, afferma il gruppo energetico leader in Italia, "è stata presa nel rispetto dell’attuale quadro sanzionatorio internazionale e nel contesto di un confronto in corso con Gazprom Export per confermare espressamente l’allocazione a carico di Gazprom Export stessa di ogni eventuale costo o rischio connesso alla diversa modalità esecutiva dei pagamenti".

"La nuova procedura appare neutrale in termini di costi e rischi, non incompatibile con il quadro sanzionatorio in vigore e con adempimento che avviene al momento del trasferimento degli euro", si legge ancora nel comunicato. "Un mancato pagamento - continua - esporrebbe Eni sia al rischio di violazione dell’obbligo di dar corso in buona fede ad eventuali richieste contrattuali di Gazprom Export imposte alla stessa dalla propria autorità, sia al rischio per Eni di inadempimento dei propri impegni di vendita con i clienti a valle in caso di interruzione delle forniture".

Eni, tuttavia, in assenza di future risposte complete, esaustive e contrattualmente fondate da parte di Gazprom Export, "avvierà un arbitrato internazionale sulla base della legge svedese (come previsto dai contratti in essere) per dirimere i dubbi rispetto alle modifiche contrattuali richieste dalla nuova procedura di pagamento e alla corretta allocazione di costi e rischi". In ogni caso, Eni ribadisce fermamente che rispetterà "qualsiasi eventuale futuro provvedimento normativo che dovesse intervenire a sanzionare il trading del gas o le attuali controparti".

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