McDonald's vende tutto in Russia e diventa 'Zio Vanja'

Il primo ristorante aveva aperto 32 anni fa, un segnale inequivocabile dell’inizio di una nuova era e della contemporanea fine dell’impero sovietico. E oggi invece, a distanza di sei lustri, a causa dell’invasione, e la conseguente guerra, in Ucraina tutti gli 850 punti vendita del colosso McDonald’s nel territorio russo saranno venduti e passeranno sotto l’insegna ‘Zio Vanja’. Lo ha annunciato la celebre catena di fast food americana con un comunicato ufficiale, dopo che già due mesi fa aveva sospeso ogni attività commerciale come risposta all’offensiva armata nei confronti di Kiev. Un altro importante marchio occidentale si appresta quindi ad abbandonare il Paese di Vladimir Putin, anche se si cercherà di salvaguardare il posto di lavoro ai dipendenti, almeno a una parte consistente dei circa sessanta mila lavoratori impiegati. La chiusura simbolo è senza dubbio quella legata al locale di piazza Pushkin, nel centro della capitale: icona del fiorente capitalismo a stelle e strisce è stato inaugurato alla presenza di oltre cinque mila persone, in coda diverse ore pur di assaggiare un panino con hamburger, le patatine fritte e il bicchierone di coca cola. Al posto del brand Mc, arriverà una inedita etichetta registrata lo scorso 12 marzo facente capo a un imprenditore locale, ma la situazione curiosa è che il logo risulta decisamente simile al precedente. I due archi gialli su sfondo rosso, infatti, appaiono a destra inclinati di novanta gradi andando a comporre in cirillico l’iniziale ‘V’ di Zio Vanja, titolo di un’opera drammatica di Anton Checov datata 1896.