29 Ottobre 2021
Allarme lockdown energetici mirati per molte medie imprese. È questo l'effetto del rincaro generalizzato dei prezzi dell'energia, che sono triplicati nelle ultime settimane rispetto allo stesso periodo del 2020. Essendo questo rincaro un problema speculativo esclusivamente europeo, sarebbe compromessa la loro competitività sui mercati internazionali.
“Il rincaro generalizzato del costo dell’energia rappresenta uno shock che rischia di compromettere la ripresa dell’economia italiana nel breve termine". Così Francesco Buzzella, Presidente di Confindustria Lombardia.
"Come Confindustria Lombardia ci risulta che alcune aziende, in particolare medie imprese, stanno valutando di attuare lockdown energetici mirati per fermare la produzione nei mesi di maggior consumo energetico.
Si tratta di imprese che non hanno stipulato contratti di lungo periodo e che quindi, dipendendo dall’andamento congiunturale dei prezzi di mercato - triplicati in queste settimane rispetto allo stesso periodo del 2020 –, valutano più conveniente chiudere nel mese di dicembre piuttosto che produrre. A essere compromessa sarebbe la competitività di quelle aziende che in particolare lavorano sui mercati internazionali, essendo quello del ‘caro bolletta’ un problema speculativo esclusivamente europeo.
La strategia di assorbire i rincari attuata dal governo è evidentemente insostenibile nel medio periodo, perciò è importante che si agisca in fretta sia a livello nazionale che a livello europeo, intervenendo sui prezzi delle certificazioni sulle emissioni di Co2, al fine di fermare la speculazione finanziaria, e lavorando alla creazione di stoccaggi integrati europei come proposto dal Premier Mario Draghi".
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