Accordo tra Confindustria Lombardia e banche a sostegno della ripresa post pandemia
La collaborazione con Banco BPM, BNL Gruppo BNP Paribas, Intesa Sanpaolo e UniCredit per far ripartire le PMI: liquidità, più tempo per restituire i finanziamenti e sostegno agli investimenti
Presentato oggi a Milano, presso la sede degli industriali lombardi, il nuovo accordo di collaborazione tra Confindustria Lombardia e Banco BPM, BNL Gruppo BNP Paribas, Intesa Sanpaolo e UniCredit. Confindustria Lombardia e le principali banche italiane hanno condiviso la necessità di rinnovare la collaborazione aggiornando l’accordo siglato nel 2019, alla luce delle mutate condizioni del contesto economico causate dalla pandemia e dalla trasformazione industriale, economica e sociale ormai in atto, con l’obiettivo di favorire il rilancio del sistema produttivo regionale.
Per il Presidente di Confindustria Lombardia Marco Bonometti “questa iniziativa nasce per supportare le imprese in questa fase di profondi cambiamenti che la crisi sanitaria ha imposto al mondo produttivo, con filiere che si stanno ridisegnando e riorganizzando in uno scenario completamente diverso dal passato. E’ il momento di ripartire sprigionando tutte le energie di cui disponiamo, dalla capacità produttiva alle risorse economiche, focalizzando la nostra attenzione in particolare sulle PMI e sulle filiere”.
Confindustria Lombardia, Bonometti: “Una transizione così travolgente non può essere fatta in tempi ristretti, dobbiamo creare le infrastrutture necessarie”
“Noi oggi abbiamo ripreso un accordo che avevamo già fatto con le principali banche italiane qualche anno fa e abbiamo ritenuto che c’era la necessità di adeguarlo ai bisogni e alle esigenze delle imprese- dichiara a Il Giornale d’Italia il Presidente di Confindustria Lombardia Marco Bonometti - perché è cambiato il mondo, il modo di produrre, sono cambiate le aziende, è cambiato il contesto nazionale e internazionale, quindi assieme al nostro partner finanziario che sono le principali banche del paese, abbiamo ritenuto necessario adeguare ai bisogni diversi. “
E sulle difficoltà di ripartenza di alcuni settori, come l’automotive Bonometti risponde:“ Noi come sistema Lombardia stiamo facendo tutti gli sforzi per cercare di creare le condizioni, far crescere e difendere questa regione che ha dato e ricevuto molto, che è caratterizzata proprio per la laboriosità, per avere un tessuto industriale ormai diffuso, di avere delle eccellenze, di essere una delle prime regioni in termini di produzione a livello europeo, che è in grado di competere con i quattro motori dell’Europa, però dobbiamo anche preoccuparci dell’evoluzione, e dei cambiamenti”.
“Una delle filiere su cui siamo molto concentrati e preoccupati è quella dell’auto, se dovessero passare le proposte, così come sono state fatte alla Commissione Europea, ci troveremmo in grosse difficoltà perchè assisteremmo alla chiusura di molte aziende, alla perdita di centinaia se non migliaia di posti di lavoro e quindi abbiamo fatto delle proposte ai nostri colleghi francesi e tedeschi condivise, la abbiamo fatte anche al Governo e ci auguriamo che il Governo italiano e il Presidente del Consiglio si facciamo interprete di questo pericolo che corre l’industria europea dell’auto, con la sua autorevolezza, con la sua forza possa coagulare intorno a un progetto per l’auto europea anche la condivisione delle altre nazioni. Noi non siamo contro la decarbonizzazione, siamo per la neutralità tecnologica, vorremmo rivedere i parametri di scadenza del 2030-35 per quanto riguarda l’emissione, nei tempi e nei contenuti. Una transizione così travolgente non può essere fatta in tempi ristretti, da un parte dobbiamo dare il tempo alle aziende di trasformarsi, di saper cogliere le opportunità della transizione ecologica, - conclude Bonometti - dall’altra parte dobbiamo creare le infrastrutture perché questa transizione possa essere concretamente realizzata.”
“Rinnoviamo la collaborazione con Confindustria, pronti ad accogliere la richiesta di attenzione verso il tessuto produttivo delle PMI lombarde, che hanno sofferto in questo periodo di crisi pandemica e che oggi hanno necessità di riorganizzarsi e rinnovarsi”, commenta Luca Manzoni, responsabile Corporate di Banco BPM “Mettiamo a disposizione delle imprese i migliori strumenti offerti dal nostro Istituto, a cui si aggiungono in particolare forme innovative di finanziamento e reperimento di capitali con un focus sulle tematiche ESG. Il supporto alle aziende, che avviano iniziative gestionali e produttive riconducibili alle tematiche di transizione ecologica e digitale, è infatti uno dei pilastri dell’azione commerciale di Banco BPM, in linea con gli obiettivi e le opportunità offerte dagli strumenti di politica per il rilancio (PNRR).”
Banco BPM, Manzoni: “La sfida maggiore è quella di far convivere il nostro tessuto imprenditoriale con le tendenze del futuro”
“Questo è un accordo che cerca di fare sistema tra il tessuto imprenditoriale e produttivo, motore dell’economia dell’Italia, quindi le piccole e medie imprese lombarde e le grandi banche- afferma a Il Giornale d’Italia Luca Manzoni, responsabile Corporate di Banco BPM. - Quest’ultime poi raccolgono circa il 80% degli affidamenti verso le piccole e medie imprese e cercano di costruire, idee, strumenti, soluzioni finanziarie atte al loro rilancio. In prima battuta a sostegno e supporto del periodo più complicato che abbiamo appena passato e che speriamo di poter far convergere verso una crescita, diciamo grazie anche alla spinta delle nuove e grandi tendenze di transizione ecologica e digitalizzazione, che sono i driver dello sviluppo futuro; in un contesto che chiaramente prevede luci e ombre, in cui a fronte di questi nuovi trend che prevedono crescita e investimenti, ci sono ancora minacce che non ci lasciano tranquilli, in particolare legati ai costi delle materie prime che si sono sollevati tantissimo negli ultimi tempi, a un’inflazione che rischia comunque di ricomparire in maniera importante e in generale ad alcuni settori più colpiti dalla crisi che potrebbero essere un pochino fuori dai giochi nel futuro.”
“Le filiere sono fondamentali un po’ in tutti i paesi a maggior ragione in Italia e in Lombardia dove il tessuto imprenditoriale è fatto da piccole e medie imprese che chiaramente vivono grazie al supporto che le grandi imprese danno. Purtroppo l’Italia è un paese dove ci sono poche grandi imprese, che sono sempre di meno, per questo è importante per le piccole e medie imprese cercare di trovare delle soluzioni di crescita anche tra di loro, di integrazione e consolidamento per provare a competere con più successo nei mercati nazionali e internazionali, con più forza con le spalle più larghe e con a fianco un sistema finanziario che le supporti e li finanzi”.
“In questo momento le sfide maggiori sono quelle del far convivere il nostro tessuto imprenditoriale, i nostri assetti, le nostre infrastrutture con le tendenze del futuro. L’infrastrutturazione digitale e la transizione ecologica sono delle sfide epocali per alcune industrie, soprattutto quelle che si appoggiano al mondo dell’automotive, al mondo dei consumi delle energie più tradizionali e che chiaramente dovranno fare dei passi enormi di investimento verso consumi più economici quindi meno invasivi in termini di inquinamento di conseguenza questo prevede tanti investimenti e anche tante sfide tecnologiche che speriamo di vincere con il supporto del sistema che anche oggi abbiamo visto”.
Marco Bortoletti, Regional Manager Lombardia di UniCredit afferma: "In un contesto in forte evoluzione come quello attuale, è opportuno ampliare il nostro raggio d’azione mettendo a disposizione del tessuto produttivo lombardo, da sempre caratterizzato da intensità d’impresa e innovazione, non solo i tradizionali strumenti di credito ma anche soluzioni innovative a sostegno delle specifiche filiere, finalizzate al rafforzamento patrimoniale e alla diversificazione del capitale. Attenzione particolare riponiamo inoltre nel fornire soluzioni di finanziamento legate alle opportunità previste dal noto Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e da quelle più specifiche vicine ai temi della sostenibilità e della transizione ecologica”.
Unicredit, Bortoletti: "Proponiamo soluzioni concrete e innovative a sostegno delle filiere"
VIDEO - Unicredit, Bortoletti: "Proponiamo soluzioni concrete e innovative a sostegno delle filiere"
"Accordo di cooperazione tra banche del tessuto lombardo. Rappresentano oggi circa l'80% degli affidamenti alle imprese. Importante essere in competizione ma anche creare un sistema. Altrettanto importante dare risposte per quanto riguarda gli strumenti tradizionali di credito ma anche fornire soluzioni innovative: questo il punto centrale dell'accordo che oggi si rinnova, guardando al futuro". Così Marco Bortoletti, Regional Manager Lombardia di UniCredit a Il Giornale d'Italia.
"Per quanto riguarda la parte innovativa si tratta di sostegno alle filiere: in particolare con piattaforme digitali in collaborazione con Fintech soprattutto per assistere e supportare anche le parti più fragili della filiera. E poi naturalmente noti metodi come il rafforzamento patrimoniale e la diversificazione del capitale, in cui noi di Unicredit siamo convinti di poter fare la nostra parte nel portare anche al tavolo investitori interessati alle eccellenze lombarde".
"L'attuale ripresa è sostenuta. Ci sono, certo, molti elementi di incertezza: pensiamo al tema dei costi delle materie prime, i cui costi sono quasi quadruplicati. Mi sento dire, però, che fare impresa e fare sistema significa trovare soluzioni concrete e tangibili. L'impegno di Unicredit va proprio in questa direzione".
Alfonso Tentori, direttore commerciale Imprese Direzione Regionale Lombardia Nord Intesa Sanpaolo: “Abbiamo riscontrato che il territorio lombardo è desideroso di ripartire con l’impegno e la vivacità che da sempre lo distinguono. La forte concentrazione in questa regione delle aree distrettuali con spiccata vocazione all’export, ci consentirà di proseguire insieme nel percorso di ripresa economica, in cui determinanti saranno l’innovazione e la sostenibilità delle PMI. Le stesse filiere, che sono state uno dei principali fattori di resilienza del Paese nella fase di crisi, oggi possono essere un efficace propulsore di diffusione della tecnologia e della digitalizzazione: in proposito Intesa Sanpaolo ha rafforzato con un nuovo plafond di 10 miliardi di euro, il Programma Sviluppo Filiere lanciato nel 2015, che oggi ne annovera oltre 800. Per favorire la ripartenza abbiamo lanciato Motore Italia, il programma da 50 miliardi di euro, di cui 13 specifici per la Lombardia, finalizzato a stimolare gli investimenti delle nostre imprese. Più in generale, da qui al 2026 Intesa Sanpaolo programma erogazioni a medio lungo termine per oltre 400 miliardi di euro, di cui 120 destinati proprio alle PMI”.
Intesa Sanpaolo, Tentori: “Quest’ accordo è un segnale tangibile per aiutare le PMI lombarde ad accelerare questo percorso di crescita”
“Ringraziamo Confindustria Lombardia per averci chiamato al tavolo per partecipare a quest’accordo – afferma a Il Giornale d’Italia Alfonso Tentori, direttore commerciale Imprese Direzione Regionale Lombardia Nord Intesa Sanpaolo - per noi è un grande piacere perchè lo vediamo come un segnale tangibile per aiutare le PMI lombarde ad accelerare questo percorso di crescita. Siamo sicuramente in una fase diversa da quella vissuta negli ultimi 18-20 mesi, una fase di ripresa fortemente orientata all’export e tramite questo accordo vogliamo essere molto vicini a tutto il mondo delle PMI per un aiuto concreto”.
“Noi siamo partiti con un programma a inizio anno, Motore Italia, che ha come caratteristiche quello di essere molto vicino e dinamico a quello che è l’evoluzione del mondo delle PMI. Partito su un primo pilastro, quello del sostegno finanziario continuo, che si è andato ad evolvere a seconda dei momenti del mercato come sostegno sul circolante, Cash Flow, con le moratorio, con il supporto delle garanzie pubbliche e che ora vuole essere un concreto supporto agli investimenti per l’innovazione. Secondo pilastro di Motore Italia lo mettiamo in capo a tutto quello che è di supporto alla transizione, legata anche al digitale, anche della transizione 4.0, un supporto con aiuti concreti a quello che è il mondo della scelta in termini consulenziali, ma anche in termini di sostegno concreto a quello che è il mondo legato agli investimenti per una trasformazione produttiva, orientata al mondo sostenibile, ESG, il green. Vogliamo essere vicini in termini consulenziali, di sostegno, aiuto concreto e non solo aiuto finanziario a quello che può essere un momento di discontinuità importante all’interno del mondo delle PMI, sia per un crescita sulle linee dell’internazionalizzazione e quindi per accompagnarle in nuove zone produttive ma anche per accompagnare i momenti straordinari con strumenti ad hoc. E infine un supporto sia consulenziale che concreto a quello che è il mondo della transizione digitale per guidarli nel corretto canale rispetto alla valorizzazione dell’asset imprenditoriale. Rinnovo i ringraziamenti al Presidente a noi quest’accordo non fa altro che accelerare rispetto al nostro impegno e alla costante vicinanza al mondo delle PMI lombarde”.
“Noi credevamo nella piena ripartenza infatti quando siamo partiti con Motore Italia nello stanziamento totale per il 2020-21 di 50 miliardi, già 13 di questi erano previsti solo per il territorio lombardo e per le PMI, questo all’interno di un programma ancora più ampio di medio e lungo termine che prevederà 400 miliardi di finanziamenti a medio e lungo termine -conclude Tentori - e questo accordo ci consente di tramutarlo ancora di più in azioni concrete in questa fase”.
Regina Corradini D’Arienzo, Responsabile Divisione Corporate Banking BNL Gruppo BNP Paribas: "L’accordo con Confindustria Lombardia è l’ulteriore conferma della nostra strategia che, nel sostegno al mondo industriale e produttivo come nel business in generale, punta ad un approccio di sistema, stringendo accordi con le maggiori rappresentanze dell’imprenditoria italiana nella convinzione che - ancor più in questo momento di ripartenza dell’economia - insieme si è più forti. Con questa stessa visione, siamo al fianco anche delle filiere produttive, catene di valore e di eccellenza del nostro Made in Italy, conosciuto ed apprezzato nel mondo. Supportiamo tutte le imprese nel loro percorso di crescita, consolidamento ed internazionalizzazione, attraverso strumenti finanziari attenti alla sostenibilità, per un impatto positivo sociale ed ambientale. Ciò anche grazie all’expertise del Gruppo BNP Paribas e al suo network globale, offrendo agli imprenditori un accesso unico e privilegiato ai servizi bancari, consulenziali e informativi nostri e di partner altamente qualificati".
L’Accordo, esteso su richiesta di Confindustria Lombardia al Gruppo Lombardo della Federazione nazionale dei Cavalieri del Lavoro, individua gli ambiti prioritari per il sostegno alla ripresa del sistema produttivo:
· liquidità e capitale circolante;
· allungamento dei tempi per la restituzione dei finanziamenti;
· sostegno agli investimenti in particolare legati alla transizione ecologica e digitale;
· rafforzamento patrimoniale;
· percorsi di aggregazione;
· valorizzazione della appartenenza delle imprese alle filiere consolidate e loro rafforzamento;
· altri strumenti a sostegno del rilancio dell’industria;
In questi ambiti le banche si impegnano a mettere a disposizione delle imprese lombarde gli strumenti innovativi offerti dal sistema bancario.
Da parte sua Confindustria Lombardia potrà attivare diretti contatti con le singole banche per definire apposite modalità di collaborazione e di divulgazione alle proprie imprese associate, tramite le sue Associazioni Territoriali, dell’Accordo con particolare attenzione alla valorizzazione della loro appartenenza a filiere di imprese Champion e del loro portafoglio crediti quali elementi per migliorare le condizioni di accesso ai finanziamenti.
L’accordo, della durata di un anno, infine prevede l’istituzione di una Cabina di Regia composta dal Presidente di Confindustria Lombardia, o suo delegato, e dai rappresentanti delle banche.