Generali Italia, Welfare Index PMI 2021: il welfare aziendale genera impatto sociale
Sesana, Generali Italia a Il Giornale d'Italia: “Il welfare, oltre ad essere strategico per la crescita delle imprese, sarà leva per la ripresa sostenibile del Paese”
Il welfare aziendale genera impatto sociale: le piccole e medie imprese italiane hanno avuto un ruolo centrale nell’affrontare l’emergenza Covid-19 ed è aumentata la consapevolezza del loro impatto sociale attraverso iniziative di welfare aziendale. Oggi le PMI sono fondamentali per la ripresa e rinascita del Paese e le loro strategie di welfare aziendale sostengono le priorità del PNRR: Salute, Donne, Giovani, Famiglie e Comunità.
Generali Italia, Welfare Index PMI 2021: il welfare aziendale genera impatto sociale
È quanto emerge dal Rapporto Welfare Index PMI 2021 sullo stato del welfare nelle piccole e medie imprese italiane, giunto alla sesta edizione, che ha coinvolto più di 6000 imprese di tutti i settori produttivi e di tutte le dimensioni, ed è stato illustrato oggi a Roma alla presenza di: On. Andrea Orlando, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, On. Anna Ascani, Sottosegretaria di Stato al Ministero dello Sviluppo Economico; Marco Sesana, Country Manager & Ceo Generali Italia e Global Business Lines; Massimiliano Giansanti, Presidente Confagricoltura; Gaetano Stella, Presidente Confprofessioni; Dario Bruni, Delegato del Presidente Confartigianato al Lavoro e Bilateralità; Maurizio Grifoni, Presidente Fondo FON.TE Confcommercio; Maurizio Stirpe, Vice Presidente Confindustria per il Lavoro e le Relazioni Industriali; Lucia Sciacca, Direttore Comunicazione e Sostenibilità di Generali Italia e Membro del Comitato Welfare Index PMI; Enea Dallaglio, Partner Innovation Team – Gruppo Cerved.
Nell’occasione, è stato assegnato a 105 imprese Welfare Champion il rating 5W (erano 22 nel 2017). L’iniziativa è promossa da Generali Italia con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e con la partecipazione delle principali Confederazioni italiane: Confindustria, Confagricoltura, Confartigianato, Confprofessioni e Confcommercio.
Sesana (Generali Italia) a Il Giornale d'Italia: “Il welfare è uno strumento che aiuta un’azienda a crescere in modo sano, inclusivo e in una comunità”
VIDEO - Sesana: “Il welfare è uno strumento che aiuta un’azienda a crescere in modo sano, inclusivo e in una comunità”
“Ripartire e farlo con la consapevolezza che non si riparte da soli, quindi utilizzare il welfare non solo per i propri dipendenti- afferma a Il Giornale d’Italia Marco Sesana, Country Manager e CEO Generali Italia e Global Business Lines - non solo per le comunità circostanti, quindi significa mettere in campo risorse perché il contesto è molto importante per il successo di un’azienda. Il welfare abbiamo visto come abbia degli effetti positivi su tanti indicatori dell’azienda, la produttività è uno di questi, ma anche conciliazione vita-lavoro e quindi introduzioni di categorie che in questo momento tutti cerchiamo di supportare come giovani e donne nel mondo del lavoro. Quindi il welfare è davvero uno strumento che aiuta un’azienda a crescere in modo sano, inclusivo e in una comunità”.
Sulla pandemia e il suo impatto nel modo di fare welfare aziendale Sesana risponde: “Sì molte aziende hanno aumentato il loro livello di welfare utilizzando, da una leva tattica, cioè per qualche iniziativa, al fatto di pensarlo in modo più strategico, come supporto ai propri dipendenti nel lungo periodo. Quindi è diventato uno strumento usato con molta più consapevolezza. Per noi il welfare è un’area molto importante, abbiamo moltissimi benefit per i nostri dipendenti, sono utilizzati e apprezzati e cerchiamo ogni anno di introdurne di nuovi perchè la vita delle persone cambia i queste situazioni e quindi è una componente fondamentale della nostra proposizione per i dipendenti. Nel mondo del lavoro c’è tanto che si può fare e il welfare rappresenta uno strumento importante.”
L'On. Orlando a Il Giornale d'Italia: “I Paesi che stanno reagendo meglio al virus hanno un welfare più forte”
VIDEO- Orlando: “I Paesi che stanno reagendo meglio al virus hanno un welfare più forte”
“Che il welfare sia importante e che venga dopo la competitività quello lo ha dimostrato la pandemia. I Paesi che stanno reagendo meglio al trauma del virus – dichiara l’On. Andrea Orlando, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali ai microfoni de Il Giornale d'Italia - sono quelli che hanno un welfare più forte. Il welfare può fare molto per i lavoratori sia in termini di protezione che di promozione e in termini di valorizzazione per la competitività. Ed è molto importante guardare a come in questi anni è cresciuto un welfare aziendale che integra e che deve integrare quello pubblico, senza sostituirlo. Il PNRR è una grande opportunità per potenziare il welfare pubblico".
E sull’estensione del Green pass il ministro risponde: “Noi siamo pronti a sostenere tutte le misure per fronteggiare il virus sulla base delle valutazioni che farà il Ministro della Sanità, quindi la linea per noi è molto chiara. Tutto quello che può evitare di tornare alle chiusure va utilizzato, discutiamo quale è la forma, il modo, ma la direzione di marcia e chiara. Decidiamo cosa vogliamo fare sul Green pass, poi come gestirlo lo vedremo dopo.”
Mencattini (Generali Italia) a Il Giornale d'Italia: “Il welfare aziendale è una leva strategica di successo e di azione per le imprese”
“La sesta edizione ci ha fatto vedere un’evoluzione del welfare aziendale da sei anni a questa parte in alcune dimensioni molto rilevanti. Quando siamo partiti nel 2016 – afferma a Il Giornale d’Italia Andrea Mencattini - Responsabile Governance & Institutional Relations Generali Country Italia e Global Business Lines e Membro del Comitato Guida Welfare Index PMI - il welfare aziendale era prerogativa delle grandi aziende, delle società più organizzate e solo poche delle piccole e medie imprese avevano un livello elevato di welfare, meno del 10%. A distanza di sei anni il welfare è diventata una pratica normale nelle piccole e medie imprese, il 43% a un livello medio e addirittura più del 20% ad un livello alto o molto alto, quindi un’evoluzione molto importante che ha dato il segno di come il welfare aziendale diventi una leva strategica di successo e di azione per le imprese”.
"La pandemia non ha ridotto questa concentrazione e interesse verso il welfare aziendale ma l’ha focalizzata su alcune aree. La salute, più del 43% delle aziende hanno individuato alcune azioni specifiche, che vanno dai tamponi, la consulenza medica e psicologica, viste le difficoltà che sono state sostenute dalle famiglie in questo periodo, la conciliazione vita lavoro, che non è solo smart working ma tutto quello che si organizza intorno all’azienda per facilitare la possibilità che le persone possano avere un bilanciamento adeguato tra vita personale e professionale e direi anche una grande consapevolezza delle aziende, del ruolo che hanno nei confronti dei loro dipendenti e delle famiglie che della comunità in cui operano.
La produttività aziendale cresce, i risultati economici sono migliori nelle aziende che hanno un livello di welfare alto e sono anche migliori alcuni indicatori di performance sociale. Per esempio il livello di impiego del genere femminile, ma anche le donne in posizione di responsabilità. In questo caso per esempio misurare l’impatto sociale con degli indicatori quantitativi, ci aiuta a capire come il welfare aziendale effettivamente abbia un impatto, un effetto nella componente sociale della vita dell’azienda.”
Dallaglio (Gruppo Cerved) a Il Giornale d'Italia: “In Italia il 45% delle imprese non ha donne al vertice, ma la percentuale crolla al 22,5% in quelle con welfare avanzato”
“Il Paese sta vivendo una reazione al Covid determinante e irripetibile- afferma a Il Giornale d'Italia Enea Dallaglio, Partner Innovation Team Gruppo Cerved - con grandi investimenti pubblici ma anche con uno sforzo di tutti noi, del sistema delle imprese non soltanto per rilanciare l’economia, ma per affrontare problemi sociali storici nel nostro Paese. Le imprese attive nel welfare aziendale sono il primo nucleo di una welfare di sussidiarietà perché sono imprese che si rendono conto di vivere in un sistema sociale, allargato che determina buona parte del loro stesso successo economico".
"Quindi noi abbiamo verificato non soltanto le iniziative di welfare che queste imprese attuano ma anche i risultati di queste iniziative. Tra i più importanti il contributo alla crescita dell’occupazione, queste imprese hanno tassi di crescita occupazionale, anche in anni difficili come quelli del Covid, molto superiori alla media generale ma soprattutto la qualità dell’occupazione. Queste imprese hanno una percentuale di giovani impiegati nel lavoro maggiore della media, una percentuale di donne maggiore della media e soprattutto una mobilità nella carriera anche delle donne, molto superiore alla media. Questo è il dato più significativo tra quelli che abbiamo presentato".
"In Italia il 45% delle imprese non ha nessuna donna nelle posizioni di vertice, ma questa percentuale crolla al 22,5% nelle imprese con welfare avanzato. Questo dipende da tanti motivi, i servizi costano, sono fondamentali per conciliare gli impegni familiari e gli impegni di lavoro, ma conta molto la cultura di management delle aziende. Le imprese con un welfare evoluto sono imprese, spesso gestite da donne, che hanno un modo diverso di valutare la qualità delle risorse, gli obiettivi aziendali e introducono una cultura nuova, basata sulla conciliazione tra la vita familiare e lavorativa con gli obbiettivi aziendali.”
Generali Italia, Welfare Index PMI 2021: il welfare aziendale genera impatto sociale
Il Comitato Guida di Welfare Index PMI ha dichiarato: “Già nella scorsa edizione registravamo una crescente consapevolezza del ruolo di responsabilità sociale che le PMI sentivano di doversi assumere, accelerato anche dall’emergenza Covid. In questa nuova edizione abbiamo voluto registrare scientificamente l’impatto sociale che le attività di welfare aziendale hanno avuto su tutti gli stakeholder, interni ed esterni all’impresa. Welfare Index PMI può costituire non solo informazione, servizio, fonte d’ispirazione per le PMI che vogliono intraprendere o migliorare le loro politiche di welfare aziendale, ma una fotografia che, auspichiamo, possa essere un contributo importante per il rilancio del nostro Paese. Questa fotografia nasce dalla collaborazione di imprese, istituzioni, esperti ed associazioni”.
Secondo il Rapporto 2021, il welfare continua a crescere nelle PMI: oltre il 64% delle piccole e medie imprese italiane ha superato il livello iniziale. In 6 anni le imprese con un livello di welfare elevato sono più che raddoppiate, passando dal 9,7% del 2016 all’attuale 21%.
Il Rapporto ha messo in evidenza che per affrontare la pandemia le imprese hanno attuato numerose iniziative di welfare aziendale: in ambito sanitario, dai servizi diagnostici per il Covid-19 (43,8%) ai servizi medici di consulto anche a distanza (21,3%) a nuove assicurazioni sanitarie (25,7%); nella conciliazione vita-lavoro, con maggiore flessibilità oraria (35,8%) e nuove attività di formazione a distanza (39%) e aiuti per la gestione dei figli e degli anziani (7,2%); a sostegno dei lavoratori e delle famiglie, con aumenti temporanei di retribuzione e bonus (38,2%) e sostengo nell’educazione scolastica dei figli (4,8%); ma anche offrendo contributi alla comunità esterna, come donazioni (16,4%) e sostegni al Sistema Sanitario e alla ricerca (9,2%). La gran parte di queste iniziative sono tuttora in corso e per il 42,7% delle imprese sono strutturali e permanenti. Inoltre, emerge che il 54,8% delle imprese che hanno inserito il welfare nella strategia aziendale ha registrato ritorni positivi sulla produttività. Guardando al futuro 2 imprese su 3 intendono rafforzare l’impegno sociale verso i lavoratori (67,5%) e verso gli stakeholder esterni: la comunità locale e la filiera produttiva (63,1%).
Oggi le PMI sostengono le priorità del PNRR con un impatto su: Salute, Donne, Giovani, Famiglie e Comunità.
Salute: cresce al 92,2% il numero di imprese che mette salute e sicurezza dei lavoratori come valori centrali nella gestione dell’azienda; il 22% hanno già attivato numerose iniziative di salute e assistenza per i lavoratori e i familiari. Giovani - occupazione: oltre la metà delle PMI più attive nel welfare ha assunto nuovi lavoratori (51,2% vs media del 39,8%) contribuendo alla mobilità sociale di donne e giovani. Donne: opportunità di lavoro e di carriera: la presenza femminile sale al 42% nelle imprese più attive nel welfare vs media 32,5%; salgono al 45,5% le donne in posti di responsabilità vs media 36,2%. Comunità: il 56% delle imprese hanno attivato numerose iniziative a sostegno della propria comunità
Si rafforza lo strumento di analisi di Welfare Index PMI, che valuta 127 variabili per indagare le misure delle iniziative, della capacità gestionale e di performance. Il nuovo modello di analisi sviluppato con Cerved Rating Agency. Oltre alle iniziative di welfare per i lavoratori e le loro famiglie, ha monitorato l’impegno delle imprese nella tutela dei diritti e delle diversità, la responsabilità verso consumatori e fornitori, e sono state rafforzate le aree dello sviluppo del capitale umano, della tutela delle condizioni di lavoro, del welfare di comunità.
105 le imprese Welfare Champion che quest’anno hanno ricevuto il rating 5W (erano 22 nel 2017)
Sono 105 le imprese Welfare Champion 2021 che hanno ottenuto le 5 W del rating Welfare Index PMI. Storie straordinarie di imprese che si sono impegnate su temi rilevanti per il Paese. Si tratta delle realtà caratterizzate da numerose iniziative in diversi ambiti del welfare aziendale, capacità gestionali e impegno economico-organizzativo elevati e impatti sociali significativi sulle comunità interne ed esterne all’impresa.
Welfare Index PMI promuove le PMI italiane in Europa con SME EnterPRIZE, la nuova iniziativa di Generali per premiare i modelli di business sostenibili delle imprese europee
Quest’anno Welfare Index PMI promuove il valore del welfare aziendale in Europa con la partecipazione alla prima edizione di SME EnterPRIZE, l’iniziativa di Generali che premia e valorizza i migliori esempi di business sostenibile sviluppati dalle piccole e medie imprese europee. Durante l’evento internazionale, che si terrà a Bruxelles il 28 settembre alla presenza di rappresentanti delle istituzioni europee e dei media, sarà inoltre presentato il White Paper sull’integrazione dei principi di sostenibilità nelle PMI europee, sviluppato da Generali in collaborazione con SDA Bocconi.