24 Maggio 2021
Ryanair (foto Pixabay)
Multa da 4,2 milioni di euro per Ryanair, accusata di pratiche commerciali scorrette dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, in particolare per quanto concerne i rimborsi dei voli cancellati dal 3 giugno 2020 per l’emergenza covid. Nei giorni scorsi l’Antitrust aveva già punito altre due compagnie low cost per il medesimo motivo: a EasyJet era stata data un’ammenda da 2,8 milioni di euro, 1,4 invece a Volotea.
Per l’Autorità, le tre compagnie hanno tenuto una condotta gravemente scorretta e non rispondente al canone di diligenza professionale quando, a termine delle limitazioni agli spostamenti, hanno proceduto a numerose cancellazioni di voli programmati e offerti in vendita utilizzando sempre la motivazione dell’emergenza sanitaria e continuando a rilasciare voucher senza invece procedere al rimborso del prezzo pagato per i biglietti annullati.
Anche dal punto di vista delle informazioni fornite ai consumatori è stato utilizzato un atteggiamento ingannevole ed omissivo, oltre ad essere stato ostacolato e ritardato il riconoscimento del rimborso monetario, attraverso modalità e procedure per indurre, e in alcuni casi anche costringere, il consumatore ad accettare il voucher invece del rimborso.
Per alcune compagnie sono state accertate altre condotte scorrette quali il mancato riconoscimento di un ristoro nel caso di annullamento del viaggio per la nuova situazione pandemica oppure l’apposizione di ostacoli alla fruizione dei voucher già emessi: ad esempio, costringendo a utilizzare un numero telefonico a pagamento per poter utilizzare i voucher, non effettuando il rimborso monetario alla scadenza degli stessi o ancora non prevedendo la durata di 18 mesi come stabilito dalla normativa emergenziale.
La situazione di Ryanair, come si nota anche dall’ammenda più cara, è quella più grave: è stata ritenuta ingannevole anche la sua campagna pubblicitaria, diffusa attraverso i principali mezzi di informazione, a partire da giugno, e incentrata sulla possibilità di cambiare il volo gratis laddove, invece, la società applicava per il nuovo volo scelto dal consumatore tariffe più alte di quelle che venivano contestualmente praticate sul proprio sistema di prenotazione e prevedeva comunque la penale se il cambio volo avveniva nei 7 giorni precedenti la partenza.
Oltre al pagamento di sanzioni per complessivi 8,4 milioni di euro, Ryanair, EasyJet e Volotea dovranno presentare le misure per ottemperare al provvedimento dell’Autorità.
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