Vaccino Covid, riconosciuto nesso causale fra siero e danni a organi emopoietici: 60enne di Macerata risarcito con indennizzo da €43.420
Macerata: uomo di 60 anni ottiene Macerata: uomo di 60 anni ottiene €43.420 per danno emopoietico post vaccino Covid; accertato nesso causale e vitalizio permanente secondo la legge 210/92
Un 60enne di Macerata ha visto riconoscersi dall'Asl un indennizzo permanente di 43.420 euro per danni irreversibili agli organi emopoietici causati dal vaccino Covid. È stato infatti provato il nesso causale fra il siero e le problematiche gravi e perenni nella produzione di globuli rossi, bianchi e piastrine da parte dell'organismo dell'uomo.
Vaccino Covid, riconosciuto nesso causale fra siero e danni a organi emopoietici: 60enne di Macerata risarcito con indennizzo da €43.420
Un uomo di circa 60 anni di Macerata ha ottenuto dall’Azienda Sanitaria Territoriale di Macerata un indennizzo di 43.420 euro per danni irreversibili causati da una vaccinazione Covid, comprensivo di arretrati (dal 1° novembre 2021 al 31 dicembre 2024) e dei pagamenti previsti per il periodo 1° gennaio-31 ottobre 2025. La somma fa parte del vitalizio previsto dalla legge 210 del 1992 per i soggetti che subiscono menomazioni permanenti dell’integrità psicofisica in seguito a vaccinazioni obbligatorie o raccomandate e altre cause mediche analoghe, una normativa storica che è stata aggiornata nel 2022 per includere anche le vaccinazioni Covid raccomandate dall’autorità sanitaria italiana.
La vicenda trae origine da una menomazione irreversibile degli organi emopoietici, i sistemi responsabili della produzione delle cellule del sangue, come globuli rossi, bianchi e piastrine, a seguito della somministrazione del vaccino Covid. Secondo la commissione medico-ospedaliera del Dipartimento militare di medicina legale di Roma, è stato accertato un nesso causale tra la vaccinazione e la patologia, oltre alla tempestività della domanda, presentata il 6 ottobre 2021 presso l’allora Asur – Area Vasta 3 di Macerata.
La legge 210/1992, normativa di riferimento per gli indennizzi, è concepita come strumento di solidarietà sociale: non richiede la prova di colpa o dolo da parte del governo o dei prestatori sanitari, ma solo la verifica medico-legale del collegamento tra vaccino e danno, e la presenza di una menomazione permanente. Tuttavia, la legge originale si riferiva alle vaccinazioni obbligatorie per legge; una modifica normativa del 2022 ha esteso la possibilità di indennizzo anche ai danni da vaccinazioni Covid raccomandate, purché sia accertato il nesso causale.
Nel diritto italiano, casi simili mostrano che i tribunali e le commissioni medico-legali possono riconoscere relazioni causali tra vaccinazioni e danni molto rari, senza necessità di dimostrare responsabilità civile diretta, come illustrato da altri procedimenti giudiziari recenti che hanno portato all’erogazione di indennizzi per danni da vaccino Covid.
La decisione di Macerata rappresenta un caso significativo per l’applicazione della legge 210/1992 nell’era post-Covid, con un riconoscimento ufficiale del danno ematologico legato alla vaccinazione e l’avvio di un vitalizio adeguato alle tabelle di riferimento e rivalutato annualmente in base all’inflazione.