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Edilizia. Capobianco (Conflavoro) al Parlamento europeo: “Senza sicurezza, formazione e tutele non ci saranno più operai nei cantieri”

02 Dicembre 2025

Edilizia. Capobianco (Conflavoro) al Parlamento europeo: “Senza sicurezza, formazione e tutele non ci saranno più operai nei cantieri”

Il presidente di Conflavoro, Roberto Capobianco, è intervenuto a Bruxelles davanti al Parlamento europeo, in audizione presso la Commissione speciale HOUS, per denunciare la grave carenza di manodopera nel settore delle costruzioni, soprattutto nei profili operativi, aggravata da condizioni di lavoro ancora troppo rischiose e poco attrattive.

"Entro il 2030 in Europa mancheranno oltre 2,7 milioni di lavoratori – ha dichiarato Capobianco – e in Italia quattro profili su dieci sono già oggi introvabili. Senza operai i cantieri non partono e gli investimenti restano sulla carta. Oltre il 23% delle morti sul lavoro avviene in edilizia, con lavoratori di 60-65 anni ancora impegnati in mansioni pesanti. La formazione non funziona e le retribuzioni non sono attrattive".

Ampio spazio è stato dedicato al tema della Cassa Edile, indicata da Conflavoro come uno dei principali problemi strutturali del settore. “In Italia – ha spiegato Capobianco – le imprese sono obbligate per legge a versare contributi per oltre un miliardo di euro l’anno a questo ente privato in regime di monopolio. Ma la Cassa Edile non produce un miglioramento reale su sicurezza, formazione e welfare dei lavoratori edili. Non sta riducendo il lavoro usurante e non sta aumentando le tutele economiche degli operai. È un modello superato ed è necessario che si arrivi a una libertà di scelta contrattuale per le imprese, così da poter destinare quel miliardo direttamente a un incremento di formazione e retribuzioni per i lavoratori”.

Capobianco ha quindi affermato che sicurezza, formazione pratica, welfare e ricambio generazionale devono diventare strumenti concreti di attrattività per l'edilizia in tutta Europa. Quattro le linee di intervento richieste da Conflavoro: competenze certificate nel settore attraverso una patente a crediti europea; fondi UE legati alla formazione reale nei cantieri; ruolo centrale delle parti sociali; e un sistema che metta al centro sicurezza, welfare obbligatorio di settore e il ruolo dei lavoratori anziani come tutor dei giovani, per non disperdere la loro esperienza e, al tempo stesso, sottrarli al lavoro usurante.

A margine dell’audizione, Capobianco, accompagnato dal presidente di Conflavoro PMI Sanità, Gennaro Broya de Lucia, ha incontrato gli europarlamentari Francesco Torselli (FdI) e Roberto Vannacci (Lega). Al centro dei colloqui la Cassa Edile, il payback sui dispositivi medici per il settore medtech e la proposta del fondo rotativo Salva Impresa. Quest'ultima prevede una cassa integrazione attiva per mantenere i lavoratori in azienda con i contributi a carico dello Stato, liquidità immediata alle imprese in crisi e un sostegno agli imprenditori costretti alla chiusura.

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