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Carabinieri, al via utilizzo software spyware israeliano Corsight testato per riconoscimento facciale palestinesi durante genocidio Gaza

L’inchiesta rivela contatti tra Corsight, forze dell’ordine italiane e aziende private, mentre la tecnologia israeliana resta vietata in Italia per legge, almeno fino al 31 dicembre 2025

02 Dicembre 2025

Corsight

Corsight, fonte: Wikipedia

Un'inchiesta ha evidenziato l'acquisto da parte dei Carabinieri italiani e dell'aeroporto di Roma Fiumicino di Corsight, un software di spyware israeliano testato durante il genocidio di Gaza per il riconoscimento facciale tramite tool di intelligenza artificiale.

Carabinieri, al via utilizzo software spyware israeliano Corsight testato per riconoscimento facciale palestinesi durante genocidio Gaza

All’Iss World Europe di Praga, la più importante conferenza internazionale dedicata alle tecnologie di sorveglianza governativa, ha visto, fra gli espositori, giganti del settore come la israeliana Nso Group, produttrice dello spyware Pegasus, e diversi colossi italiani delle intercettazioniArea, Sio, Movia, Rcs e Ips.

Durante l’evento, un giornalista di Fanpage è riuscito a ottenere una dimostrazione del software di riconoscimento facciale dell’azienda israeliana Corsight, spin-off della società Cortica, attiva in oltre 50 Paesi. Il rappresentante dell’azienda ha mostrato come il sistema sia in grado di identificare individui anche in condizioni estreme, sostenendo che la tecnologia è utilizzata dall’intelligence israeliana, compreso lo Shin Bet, per distinguere “militanti di Hamas” tra la popolazione civile di Gaza.

Secondo l’emissario di Corsight, tra i clienti dell’azienda comparirebbero anche i Carabinieri italiani e l’aeroporto di Roma Fiumicino, oltre a Fbi, Nato e numerose società private. Tuttavia, l’uso di sistemi biometrici in Italia è vietato fino al 31 dicembre 2025 dal decreto-legge 139/2021, in attesa di una normativa conforme al Gdpr. L’Ai Act europeo del 2024, inoltre, proibisce in via generale il riconoscimento facciale in tempo reale in luoghi pubblici, salvo ristrettissime eccezioni autorizzate dall’autorità giudiziaria.

Le tecnologie di Corsight sono già finite al centro di controversie internazionali. Dopo il 7 ottobre 2023, l’esercito israeliano avrebbe usato il software in un programma di sorveglianza di massa a Gaza. Diversi casi di falsi positivi hanno destato allarme, tra cui l’arresto ingiustificato del poeta palestinese Mosab Abu Toha, identificato per errore come “ricercato”.

La tecnologia sarebbe stata impiegata anche per tracciare manifestanti pro-Palestina negli Stati Uniti, con database privati come Canary Mission e Betar Usa utilizzati per schedare studenti e docenti. Uno dei casi più gravi è quello di Mahmoud Khalil, residente permanente arrestato dall’Ice dopo essere stato identificato da queste reti.

Nonostante tali rischi, Corsight dichiara di poter vendere la propria tecnologia anche a privati europei, come suggerito dallo stesso rappresentante nell’incontro con il giornalista sotto copertura: "Troveremo un accordo, c’è un modo di farlo". Una frase che solleva interrogativi urgenti sulla trasparenza e sul controllo delle tecnologie più invasive del nostro tempo.

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