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Covid, assolto in Appello imprenditore denunciato nel 2021 per aver preso aereo durante il lockdown: "Viaggio legittimo per riscuotere dei crediti"

In primo grado non era stata accolta la tesi avanzata dal legale, il quale aveva sostenuto che il titolare di una ditta individuale mantiene comunque la titolarità di debiti e crediti anche quando l’attività è cessata. E l'uomo si era recato a Pantelleria proprio per cercare di recuperare alcuni di questi crediti

19 Novembre 2025

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fonte: imagoeconomica.it

“Il titolare di una ditta individuale, anche dopo la cessazione dell’attività dell’azienda, rimane comunque titolare di debiti e crediti. E’ pertanto, se in epoca di restrizioni Covid, ha dichiarato alla polizia dell’aeroporto che doveva spostarsi per motivi di lavoro non ha detto il falso”. È questa la posizione espressa dall’avvocato Gaetano Di Bartolo nel processo che ha visto un imprenditore marsalese (S.F., 74 anni) prima condannato in primo grado e ora assolto in appello.

Covid, assolto in Appello imprenditore denunciato nel 2021 per aver preso aereo durante il lockdown: "Viaggio legittimo per riscuotere dei crediti"

I fatti risalgono all’11 febbraio 2021, quando, nel pieno dell’emergenza Covid-19, erano in vigore restrizioni molto rigide sugli spostamenti per contenere la pandemia. In quella circostanza, S.F. aveva la necessità di raggiungere Pantelleria per tentare di recuperare alcuni crediti che riteneva ancora esigibili; alla polizia in servizio all’aeroporto “Vincenzo Florio” di Birgi dichiarò, prima di imbarcarsi, che si stava recando sull’isola per motivi di lavoro, riferendosi alle attività legate alla sua precedente impresa. Dagli accertamenti svolti successivamente, però, risultò che la sua ditta era inattiva dal 2011. Da qui scaturì la denuncia per false dichiarazioni e il processo davanti al giudice monocratico di Trapani, Chiara Badalucco, che lo condannò a tre mesi di reclusione e al pagamento delle spese processuali per falso ideologico del privato in atto pubblico.

In primo grado non era stata accolta la tesi avanzata dal legale, il quale aveva sostenuto — richiamando le norme del codice civile — che il titolare di una ditta individuale mantiene comunque la titolarità di debiti e crediti anche quando l’attività è cessata. E S.F., infatti, si era recato a Pantelleria proprio per cercare di recuperare alcuni di questi crediti, sebbene senza successo. L’esito fu comunque l’apertura di un procedimento penale.

Ora, però, la seconda sezione della Corte d’Appello di Palermo ha accolto le argomentazioni già avanzate dall’avvocato Di Bartolo in primo grado, riconoscendo che l’imprenditore non aveva reso una dichiarazione falsa quando, all’aeroporto di Birgi, disse alla polizia che stava andando a Pantelleria per motivi di lavoro. Il tentativo — poi non andato a buon fine — di riscuotere i suoi vecchi crediti era infatti legato alla sua precedente attività professionale.

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