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22enne accoltellato a Milano, genitori sconvolti: “Arrestate i nostri figli, forse capiranno”, uno dei 18enni: “Non abbiamo capito la gravità"

Uno degli aggressori del 22enne accoltellato a Milano ha dichiarato di non aver compreso la gravità della situazione. Le reazioni dei genitori oscillano tra innocenza e colpevolezza dei figli

20 Novembre 2025

22enne accoltellato a Milano, genitori sconvolti:  “Arrestate i nostri figli, forse capiranno”, uno dei 18enni: “Non abbiamo capito la gravità"

Alessandro Chiani, fonte : instagram @alessandrochiani

Continuano le indagini sull’accoltellamento di un 22enne a Milano, rimasto in ospedale con ferite gravi e il rischio di invalidità permanente. Uno degli aggressori, un 18enne, ha dichiarato: “Non abbiamo capito la gravità”, mentre le famiglie tentano di capire cosa abbia portato i figli ad una tale espressione di rabbia. Alcuni dei parenti sostengono che solo l'arresto e una giusta pena possano essere funzionali a "raddrizzare" i figli. 

22enne accoltellato a Milano, genitori sconvolti “Arrestate i nostri figli, forse capiranno”, uno dei 18enni: “Non abbiamo capito la gravità"

I cinque giovani, due maggiorenni e tre minorenni, sono accusati di tentato omicidio aggravato e rapina. Le indagini hanno ricostruito una vicenda breve ma violenta: un approccio iniziale per sottrarre una banconota da 50 euro si è trasformato in un’aggressione a colpi di pugni, calci e due coltellate. Video e intercettazioni hanno mostrato uno dei ragazzi armato, mentre gli altri ridacchiavano e alcuni restavano defilati, senza intervenire. Uno dei ragazzi, quello accusato di aver fatto da palo e attualmente detenuto a San Vittore, ha incontrato in carcere l’avvocato Elena Patrucchi. Durante il colloquio, avrebbe confidato di non aver compreso la gravità dell’accaduto. La legale precisa che il giovane ha ribadito più volte di essere rimasto distante e convinto che si trattasse solo di una zuffa; solo in un secondo momento, venendo a sapere dell’uso del coltello, è rimasto profondamente sconvolto.

Le reazioni delle famiglie degli aggressori

Le reazioni delle famiglie oscillano tra sconforto e senso di responsabilità. “Fate bene a portarvelo via, forse capirà”, ha scritto il padre di un minorenne agli agenti. La madre Daniele del 18enne Alessandro Chiani, ha confessato il proprio sgomento per aver scoperto che il figlio era uscito armato: "Siamo distrutti, abbiamo pregato anche per quel ragazzo".  Altri genitori cercano di difendere i figli, sottolineando che in alcune immagini si vedevano lontani dall’aggressione e convinti che si trattasse solo di una zuffa. Nonostante la gravità della vicenda, i ragazzi provengono in gran parte da contesti familiari considerati ordinari: figli di professionisti, lavoratori e impiegati, senza precedenti significativi di devianza, se non alcuni episodi descritti come “ragazzate”. "Siamo sempre stati una famiglia per bene", ha comunicato in un'intervista una delle madri. Anche i vicini restano sorpresi: famiglie tranquille, contesti quotidiani che non lasciavano presagire nulla di simile.

Gli interrogatori sono previsti per venerdì: i due diciottenni saranno ascoltati a San Vittore, mentre i tre minorenni compariranno davanti al gip del Tribunale per i minorenni al Beccaria. Tutti dovranno rispondere dell’accusa di tentato omicidio, con alcuni coinvolti anche per concorso morale.

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