Addio a Luigi Martini, morto a 31 anni per cancro al cervello diagnosticato nel 2020 il comico, raccontava la malattia sui social con ironia
Chef, attore e volto del web, Luigi Martini era diventato un punto di riferimento per molti grazie alla sua capacità di trasformare il dolore per il cancro diagnosticato nel 2020, ma acutizzato nel 2024, in ironia
È morto a soli 31 anni Luigi “Gigi” Martini, attore, comico e creator romano, stroncato da un tumore al cervello — un astrocitoma anaplastico — che gli era stato diagnosticato nel 2020, per poi riacutizzarsi nel 2024. Martini aveva affrontato la malattia con coraggio e un’ironia che lo aveva reso amato dal pubblico dei social, dove condivideva la sua quotidianità tra sorrisi e consapevolezza. “Me credevo fosse ’na botta de sonno, invece era un tumore al cervello”, aveva scritto tempo fa ai suoi follower, con la leggerezza che lo contraddistingueva.
Addio a Luigi Martini, morto a 31 anni per cancro al cervello diagnosticato nel 2020 il comico, raccontava la malattia sui social con ironia
Chef, attore e volto del web, Luigi Martini era diventato un punto di riferimento per molti grazie alla sua capacità di trasformare il dolore in ironia. Su TikTok e Instagram raccontava senza filtri il decorso della malattia, alternando momenti di riflessione e di comicità autentica. Amava Roma, la cucina e il teatro: aveva pubblicato anche un libro di ricette romane dal titolo “A me gnocchi please”, un omaggio alla sua città e alle sue passioni.
La notizia della sua scomparsa è stata annunciata dai colleghi e amici Berardino Iacovone (Bera) e Gianmarco Esposito (Gian), fondatori del gruppo comico The CereBros, di cui Gigi faceva parte. “Oggi un pezzo di noi va via per sempre. Con lui una parte della nostra storia e della nostra identità. Gigi era una persona pura, fin troppo, un gigante buono. Gli bastava recitare e gli bastava Roma. Gigi era puro talento. Quello sguardo, quell’intensità e quei tempi comici… restano nelle nostre produzioni e nei cuori di tutti. Chi l’ha avuto accanto, anche per poco, sa che ragazzo era Gigi e che non meritava tutto questo. Siamo stati insieme un tempo piccolo, ma ora eterno”.
Toccante anche il ricordo del collega e amico Enrico Tamburini, che ha voluto salutarlo con parole cariche di affetto: “Io non ho paura della morte, ma della vita. Perché la vita, a volte, sa essere davvero infame: se la prende anche con chi la rispetta, con chi la ama. Come Luigi Nicolas Martini. Gigi amava vivere. Era un attore vero, appassionato di cucina, di cinema e, ovviamente, della sua Roma. Sempre con la battuta pronta, sempre con un sorriso. Anche quando la vita gli ha presentato il conto più duro, non ha mai smesso di sorriderle in faccia. Anzi, le ha risposto con ancora più amore, trovando la forza di incoraggiare e aiutare altri che, come lui, stavano combattendo la loro battaglia. Mi piace pensare che adesso Luigi sia lassù, a chiacchierare con Alberto Sordi… o magari con Aldo Fabrizi, che interpretò proprio in quel 16 ottobre di tre anni fa, al Teatro Garbatella, su quel palco che abbiamo condiviso insieme. Te vojo bene, Gigi. Hai comunque vinto tu”.
Non si sa se Luigi fosse stato sottoposto al vaccino Covid, ma molti esperti e studi recenti hanno collegato ormai con un nesso causale l'insorgenza di tumori aggressivi, o la loro acutizzazione, soprattutto nei giovani e giovanissimi, dopo l'inoculazione del siero Covid.